Mondo

Christies, un Tiziano a 8mila sterline ma valeva 5 milioni: risarcimento

Messo all'incanto a prezzo di saldo. La casa d'aste inglese non ha riconosciuto un Tiziano, ora deve risarcire i proprietari 

Christies, un Tiziano a 8mila sterline 
ma valeva 5 milioni: risarcimento

Londra - Christies ha raggiunto un accordo privato per risarcire gli ex proprietari di un Tiziano - "Salomè con la Testa di San Giovanni Battista" - che la casa d’aste aveva venduto per errore per una frazione minima del suo valore, a sole 8.000 sterline, rispetto al valore reale del quadro, circa 5 milioni di dollari. Nel 1994 Christiès aveva commesso il clamoroso errore di non riconoscere l’opera autentica di Tiziano e aveva addirittura convinto i suoi proprietari del tempo a "non pulirlo neanche" perchè "non poteva essere del maestro, ma solo della sua scuola".

La furia dei proprietari Gli ex proprietari, il signor Dickson, di Symington nella contea del Ayrshire, e la signora Preistley, di Clapham, nel sud di Londra, hanno fatto causa alla casa d’aste per "mancanza di ricerca" sulla storia del quadro, prima di metterlo in vendita. Hanno affermato che Christiès aveva l’obbligo di individuare il dipinto come un Tiziano, e conferire all’opera il suo giusto valore e il suo giusto prezzo. Dopo essere stato venduto per 8.000 sterline - il prezzo di riserva stabilito dalla casa d’aste - nel 2001 l’opera capitò tra le mani di un importante intenditore e collezionista d’arte milanese, che riconobbe il quadro come l’antico capolavoro di Tiziano, appartenente al re Carlo I d’Inghilterra, che nel tempo era andato perduto. Negli ultimi dieci anni il quadro è stato esposto nelle mostre più importanti di Tiziano: a Edimburgo nel 2004, a Vienna nel 2007 e a Venezia nel 2008. Il dipinto è attualmente in vendita da Sotheby’s per un prezzo che si aggira per l’appunto intorno ai cinque milioni di dollari.

Ieri ci sarebbe dovuta essere l’udienza in tribunale, ma un portavoce di Christiès ha dichiarato che è stato invece raggiunto un accordo privato tra gli ex proprietari e la casa d’aste, ma che i termini dell’accordo non saranno divulgati.

Commenti