Khartum - Tornano a farsi incandescenti i rapporti tra Sudan e Ciad, due Paesi africani da anni in bilico tra pace e guerra che, all’indomani degli scontri avvenuti in una zona di confine, sono tornati a scambiarsi roventi accuse e minacce.
Un portavoce militare che ha chiesto di restare anonimo ha detto che il governo di Khartum è pronto a rispondere a quella che ha definito un’aggressione armata, in cui almeno 17 soldati sudanesi sono rimasti uccisi. «Prenderemo in esame ogni opzione, politica, diplomatica e militare», ha affermato.
Le autorità di N’Djamena hanno ammesso che reparti del suo esercito sono entrati nella regione sudanese del Darfur, ma solo per inseguire un gruppo di ribelli che, dopo una serie di razzie in Ciad, hanno riguadagnato le loro basi in Sudan.
Il ministro per le Comunicazioni, Moussa Doumgor, ha inoltre accusato le forze sudanesi di essere intervenute a protezione delle retroguardie dei ribelli del Cnt (Concordia nazionale del Ciad).
Khartum sostiene invece di avere respinto un attacco nella zona di Khour Baranga, nel Darfur occidentale. Negli scontri, secondo un portavoce, ci sarebbero state «ingenti perdite» tra i civili.
Ciad e Sudan sull’orlo della guerra
Tornano a farsi incandescenti i rapporti tra Sudan e Ciad, due Paesi da anni in bilico tra pace e guerra che, all’indomani degli scontri avvenuti in una zona di confine, sono tornati a scambiarsi roventi accuse e minacce
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