nostro inviato a Chiavenna
Ci sono dei vocabolari che nemmeno riportano la parola crotto, termine dialettale che tra Varese, Como e la Valtellina (ma anche il canton Ticino in Svizzera dove il vino viene bevuto in ciotole di terracotta, non nei bicchieri) significa osteria piuttosto che cantina, a patto che sia ricavata allinterno di una grotta.
Il mondo dei crotti è tra le cose che risultano più lontane dalla ristorazione moderna, non fossaltro per le atmosfere e lo spirito amichevole che sprigionano. Nei crotti si celebra il rito dellamicizia, possibilmente quella vera, anche perché sovente sono strutture private ed è come entrare in casa altrui. Gli angoli privati sono i più belli, curati e ambiti. Chi invita vuole fare bella figura, ma non mancano i crotti pubblici, autentici esercizi pubblici dove si mangia spendendo poco e senza tanti formalismi.
Tra 48 ore, prima domenica di settembre, Chiavenna, sulla via verso il passo dello Spluga, lanti-Sondrio, si affollerà di turisti golosi per lesordio della 48ª edizione della Sagra dei Crotti, giornata che sarà replicata dal 7 al 9, tutto in www.sagradeicrotti.it o telefonando allo 0343.35327.
Posto migliore non potrebbe esserci. I crotti qui hanno temperatura costante, 8 gradi nei mesi freddi e 8 adesso che fa caldo. Ne hanno contati unottantina, venti sono quelli aperti per la sagra, compreso il Giovanantoni di San Giovanni in viale Maloggia, storico perché vi si legge una splendida frase: «Si vende vino bono e si tiene scola de umanità», dieci parole, 46 battute spazi compresi, che sono un inno al piacere intelligente. Dovrebbe essere sempre così.
Chi si recherà a Chiavenna troverà nove crotti e stand gestiti da volontari e altri undici che rientrano nel percorso battezzato «Andèm a cròt», dal 2004 evento nellevento fissato per il giorno 2 e poi per l8 e il 9, ma non per venerdì 7. Si tratta di un percorso eno-gastronomico alla scoperta di crotti privati, chiusi agli estranei il resto dellanno. In ognuno si potranno degustare vini a Denominazione di origine controllata e garantita valtellinesi, nonché specialità tipiche come alla Petussa in località Alpetto, crotto della famiglia Masanti che a Madesimo mi ha conquistato con i piatti di Stefano al Cantinone, telefono 0343.56120.
Proprio Stefano Masanti proporrà Galletto alla piota con patate anchesse cotte sulla piota, una pietra molto simile alla ollare che viene arroventata e usata come una griglia. Non lo farà da solo perché ha coinvolto quei colleghi che si sono riuniti nellassociazione Slow Cooking, www.slowcooking.org, «cucina & cultura del territorio di Valtellina e Valchiavenna». Con il Cantinone, ecco lOsteria del Crotto di Maurizio Vaninetti a Morbegno, 0342.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.