Due ragazzi, adolescenti, più o meno della stessa età. Hanno un problema: lei si guarda allo specchio e giudica, si misura i fianchi, le cosce sono troppo grosse, il seno è un po' così, ne ha appena parlato con le amiche. E si strugge per cercare soluzioni. Lui vuole uscire con gli amici, sogna un telefonino, eppoi c'è la partita stasera e non ha voglia di andare a cena con la fidanzata. E si strugge a cercare soluzioni. Vent'anni dopo quei due ragazzi ci sono sempre, ma sono meno ragazzi. Li vedi insieme mano nella mano in centro città. Lei si specchia in una vetrata e giudica, i fianchi sono sempre da misurare, lasciamo stare le cosce che non rientrano, del seno non ne parliamo, insomma ne parlerà con le amiche. Lui ha appena parlato con i suoi amici grazie all'ultimo modello di cellulare e l'argomento è stato la partita della sera prima.
Passeggiano e finiscono davanti al negozio della squadra del cuore (di lui): «Vuoi entrare?» dice lei con aria di compatimento, «no no» - risponde lui - «andiamo pure in erboristeria». Così li vedi che vanno via mano nella mano e in fondo sembrano felici. Però hanno un problema.«Dopo il cibo naturale ecco i progetti solidali per cuccioli sfortunati»
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