Cibrario: «È necessario occuparsi degli altri»

Benedetta Cibrario ha vinto questa 26ª edizione del Premio Rapallo Carige, battendo Margerita Oggero e Camilla Baresani.
Benedetta Cibrario lei è abituata ai premi, ha già vinto un Campiello nel 2008.
«Sono molto soddisfatta. Questo di Rapallo è un premio significativo»
Cosa racconta sotto «I cieli noncuranti»?
«Dico sempre che noi abbiamo bisogno degli altri, sempre e in ogni momento della nostra vita. Tre donne narrano l’inesattezza della morte. E sarà una bimba, la sua voce a chiudere il cerchio».
Camilla Baresani.
Terza arrivata con «Un’estate fa» soddisfatta?
«Molto, ero sicura di arrivare terza. E sono molto contenta».
Lei è scrittrice, giornalista, docente. La sua passione più forte?
«Certamente scrivere è un qualcosa che mi dà piena soddisfazione, ma anche fare giornalismo è molto interessante».
Lei è anche una grande appassionata di cucina... È vero che il suo piatto preferito sono gli spaghetti al pomodoro?
«È vero, sono un appassionata di tradizioni gastronomiche e gli spaghetti al pomodoro sono il massimo».
Lei racconta una donna di 45 anni. Vi sono riferimenti autobiografici?
«Le donne di questa età hanno spesso caratteristiche simili. Ma non è proprio un romanzo autobiografico».
Caterina Balivo. Ospite di lusso e madrina della manifestazione.
Caterina, lei è fra le conduttrici giovani più brillanti della Tv; ma c’è grande battaglia fra di voi, vecchia e nuova generazione?
«È giusto che vi sia spirito di emulazione. Io vado avanti per mia strada. La mia «Festa italiana» va bene, spero continui».

Cosa ne pensa dell’idea di far scorrere a fine trasmissione i compensi dei vari attori e interpreti?
«Voyerismo puro. Metterei piuttosto i dati di ascolto».
Lei è sportiva. Vincerà l’Italia ai Mondiali?
«Deve vincere. Io apprezzo molto il portiere Marchetti, bello e bravo».