Ciclisti in rivolta: «In città limite dei 30 all’ora»

Ciclisti in rivolta: «In città limite dei 30 all’ora»

Due ciclisti vittime di incidenti stradali nell’arco di sole ventiquattr’ore. Un morto ieri mattina in piazzale Baracca, ed un ferito grave l’altro ieri sera in via Padova. Entrambi sono stati investiti da automezzi pesanti. Due episodi che si vanno ad aggiungere al drammatico bilancio della mattanza di ciclisti in città negli ultimi tre mesi: cinque morti e due feriti gravi. Dal centro alla periferia senza distinzioni, pedalare a Milano significa sfidare la sorte. Insorgono le associazioni in difesa dell’utilizzo della bici come mezzo di trasporto quotidiano: «Non ci si può stupire per questi incidenti - denunciano da Ciclobby -.

Gli interventi per la sicurezza stradale dei soggetti deboli non possono più essere ritardati». «Abbiamo più volte avanzato proposte concrete per risolvere la situazione - dichiarono i rappresentanti della Fiab -. Ma il Comune non ci ha mai prestato attenzione».

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