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Cimici a Bossi, convocati segretaria e dirigenti

Gli investigatori della procura di Roma sentiranno nei prossimi giorni i dirigenti e la segretaria di Bossi sulla vicenda delle microspie denunciata dal leader leghista. Il Senatùr sulla mancata denuncia: "Temevo che durante la bonifica me ne avrebbero messe delle altre"

Cimici a Bossi, convocati segretaria e dirigenti

Roma - Dopo il fasciolo gli interrogatori. Funzionari e dirigenti del ministero delle Riforme, oltre alla segretaria di Umberto Bossi, saranno convocati a breve in procura a Roma per essere sentiti come testimoni nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla magistratura dopo le rivelazioni del leader della Lega relative alla scoperta, due mesi fa, di cimici nel suo ufficio e nella sua abitazione nella capitale. Le audizioni serviranno agli inquirenti titolari degli accertamenti, i pm Giancarlo Amato ed Eugenio Albamonte, per ricostruire le fasi e le modalità dei ritrovamenti delle microspie. Allo stesso tempo saranno ascoltati anche coloro che hanno effettuato la bonifica. Non è prevista l’audizione di Bossi. Sulla vicenda gli inquirenti di piazzale Clodio procedono, contro ignoti, per "cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazione di apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche".

Bossi: ne temevo altre Bossi non ha sporto denuncia per le microspie rinvenute nell’ufficio al ministero e nella sua abitazione romana per il timore che "con la bonifica ne avrebbero collocate altre". Lo ha affermato lo stesso leader della Lega, arrivato a Calalzo di Cadore per partecipare alla tradizionale cena degli ossi con Tremonti. "Gli esperti che sono venuti - ha spiegato - hanno detto che appena tocchi e tiri via una cimice immediatamente chi l’ha messa viene a saperlo perchè sente un certo tipo di suono. Ho temuto che chi fosse venuto a fare la bonifica avrebbe potuto metterne delle altre". Bossi ha ribadito che le microspie sono state trovate dalla sua segretaria, Nicoletta: "Sono state trovate nel mio ufficio, una vicino al tavolo nella presa di corrente e un’altra nel frigorifero".

A seguire, durante un controllo nell’abitazione del leader leghista, "ne hanno trovate un bel pò dove ci sono i bocchettoni dell’aria calda".

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