Mondo

Cina, 32 operai sepolti da 30 tonnellate di acciaio fuso

Il gravissimo incidente è avvenuto in un'acciaieria nella provincia di Liaoning, nella parte nordorientale del Paese. Un enorme crogiuolo si è staccato da un altoforno precipitando sui lavoratori. Un altro incidente in un impianto di fertilizzanti: 450 in ospedale

Cina, 32 operai sepolti da 30 tonnellate di acciaio fuso

Pechino - Almeno 32 operai sono morti in una fabbrica nel nordest della Cina quando un crogiuolo contenente acciaio fuso si è rovesciato nel settore nel quale si trovavano. Secondo le prime ricostruzioni il crogiuolo, che conteneva 30 tonnellate di acciaio fuso, era appena uscito da una fornace e un sistema automatico lo stava trasportando verso la linea di produzione nella quale doveva essere utilizzato quando si è improvvisamente rovesciato, lasciando cadere il suo mortale liquido. L'acciaio fuso ha completamente riempito il locale nel quale si trovava e quello vicino, nel quale altri operai stavano aspettando il cambio del turno. Le cause dell'incidente non sono state chiarite. I locali nei quali è avvenuta la tragedia sono ancora inavvicinabili e i soccorritori non potranno entrarvi ancora per qualche ora. Due operai che si sono salvati erano usciti dalla stanza poco prima dell'incidente, secondo l'agenzia "Nuova Cina". Altri due, secondo altre fonti, sarebbero feriti ma non viene spiegato in quali circostanze. Non è ancora chiaro quante persone fossero nella stanza e non si esclude che il bilancio delle vittime aumenti nelle prossime ore.

L'incidente è avvenuto poco prima delle 8 di mattina nelle acciaierie Qinghe Special Steel Corporation di Tieling, nella provincia nord orientale del Liaoning, uno dei centri dell'industria pesante cinese. L'impresa ha 650 dipendenti, 22 dei quali sono ingegneri e tecnici specializzati. L'anno scorso ha prodotto 70mila tonnellate d'acciaio ed era considerata un' impresa "sana", cosa rara nel nordest, dove la maggior parte delle aziende sono sorte nei primi anni dopo la rivoluzione del 1949 e sono generalmente poco efficienti. Molte sono andate in crisi con l'affermarsi dell'economia di mercato e sono state costrette a effettuare massicci licenziamenti.

L'Amministrazione provinciale per sicurezza sul lavoro afferma che la fabbrica è stata chiusa, una misura normale quando ci sono indagini in corso, e che i colpevoli, se ce ne sono, "verranno puniti". I principali leader provinciali si sono recati sul posto, aggiunge l'agenzia. In Cina gli incidenti sul lavoro hanno causato nel 2006, secondo dati ufficiali, poco meno di 15mila vittime, contro tremila nella vicina Corea del Sud e circa cinquemila negli Usa. Più di un terzo delle vittime muoiono nelle famigerate miniere di carbone cinesi, dove le condizioni di sicurezza sono inesistenti. Attualmente nel paese ci sono 47 minatori dati per dispersi dopo incidenti verificatisi nei loro posti di lavoro.

Esalazioni pericolose: 450 ricoverati Circa 450 persone, tra cui 135 studenti, sono state ricoverate nella Cina sudoccidentale con difficoltà respiratorie causate dalle esalazioni di anidride solforosa rilasciate dagli scarichi di un impianto di fertilizzanti. L'incidente è accaduto ieri nella provincia di Guizhou, ha riferito il giornale "Il Mattino di Pechino".

Dei ricoverati soltanto uno è in gravi condizioni.

Commenti