Cina e Russia sempre più forti Internet a bordo è una realtà

da Milano

Molti sostengono che presto anche l’industria dell’auto andrà incontro a una profonda crisi. Oggi nel mondo vi è un eccesso di capacità produttiva di vetture e molti costruttori, soprattutto quelli generalisti, avvertono crescenti difficoltà che si accompagnano sovente a un calo della domanda. L’industria dell’auto ha da sempre un andamento ciclico caratterizzato da fasi di crescita e altre di flessione. In alcuni mercati si manifesta però da anni una domanda sostenuta: in Cina, India, Russia, Brasile, come in numerosi Paesi dell’Est, l’automobile rappresenta ancora un grande sogno, una priorità sulla strada della libertà di locomozione.
Lo sorso anno la produzione autoveicolistica mondiale ha registrato un incremento del 5,1% rispetto al bilancio precedente per un totale di oltre 73 milioni di esemplari. Una crescita determinata soprattutto dal boom dei mercati emergenti, in particolare quelli del Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Per il secondo anno consecutivo, il Giappone ha conquistato la leadership globale, assemblando oltre 11,5 milioni di veicoli, pari a un aumento dell’1 % sul 2006, per una quota del 15,9% sul totale. In difficoltà l’America, seconda a 10,7 milioni di unità, in flessione del 4,5 per cento.
La Cina si sta avvicinando al vertice e, nel 2007, ha prodotto 8,8 milioni di veicoli, il 22% in più. Seguono, nell’ordine, Germania con 6,1 milioni, Corea del Sud con 4,08 milioni (in crescita del 6,4 %), Francia con 3,09 milioni, Brasile con 2,9 milioni, Spagna con 2,8 milioni, Canada con 2,5 milioni e India, entrata per la prima volta nella top ten dopo aver costruito 2,2 milioni di veicoli. La Russia assorbe oltre 1,5 milioni di vetture e il mercato cresce con tassi a due cifre. Molti Paesi dell’Est, oggi, si limitano ad acquistare dall’Europa soprattutto auto usate, ma appena avranno aumentato il proprio potere di acquisto si rivolgeranno anche ai grandi produttori europei. Pechino e Mosca diventeranno ben presto il primo mercato mondiale per molte ammiraglie. Già oggi la capitale cinese è al primo posto nell’acquisto di Bmw Serie 7, auto il cui prezzo sfiora i 100mila euro.
Nonostante i continui aumenti del prezzo della benzina e del gasolio è difficile pensare anche nei Paesi occidentali a una disaffezione nei confronti dell’automobile. I mezzi pubblici non rappresentano valide alternative. Le auto ibride sono destinate a crescere, le scelte si orienteranno verso quei veicoli che hanno ridotti consumi, ma saranno poche le famiglie che decideranno di fare a meno della propri auto. Inoltre, la capacità di seduzione dei nuovi modelli è elevata. Grazie all’elettronica cresce nei nuovi modelli il piacere di guida e la gioia della «navigazione». Bmw, a esempio, è il primo costruttore al mondo a offrire il piacere della mobilità con l’utilizzo di internet senza limiti (anche Chrysler in questi giorni ha annunciato un’iniziativa analoga). Direttamente dal display di bordo si accede al web. Il sistema ConnectedDrive consente di navigare durante il viaggio, collegandosi a qualsiasi sito.


La navigazione su Internet è già disponibile come optional sui modelli Bmw in produzione nel corso del 2008. In Germania, da un anno, gli automobilisti alla guida di una Bmw già possono ottenere informazioni locali direttamente attraverso Google.

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