da Taranto
LItalia campione del mondo, nel primo turno di Fed Cup sfida a Taranto la Cina. Pensavo di trovarmi di fronte «donnine dagli occhi a mandorla», mi sono imbattuta in cinque superatlete, la cui statura va oltre il metro e settanta. Per la prima volta nella storia la Cina è entrata con merito nel World Group dove, oltre alle azzurre detentrici del titolo, ci sono altre quattordici squadre. Parliamo quindi dellélite mondiale. La Cina è un Paese tennisticamente giovane, ma molto pericoloso. Quando ho chiesto se qualcuna di loro avesse mai battuto una italiana, la Peng Shuai mi ha risposto: «Ho vinto contro la Pennetta e la Garbin!». Poi ho scoperto che Flavia laveva incontrata una sola volta a Wimbledon e laveva battuta, mentre la Garbin non ci ha mai giocato.
Le cinesi si comportano come se avessero ricevuto degli ordini. Daltronde anche il loro capitano ha affermato che la terra battuta è la superficie che amano, facendo sorridere Barazzutti, che tuttavia ha ammesso: «Giochiamo sul filo del rasoio». Purtroppo, Francesca Schiavone non cè e il coraggioso capitano sta ancora leccandosi le ferite inflittegli dalla sconfitta in Coppa Davis. Alle 13 di oggi Tatiana Garbin scenderà in campo contro la Sun Tian Tian. Poi Flavia giocherà contro la Peng Shuai. Domani si comincia alle 11 con Garbin-Peng Shuai, seguito da Pennetta-Sun Tian Tian.
Spero che il doppio si riduca a una esibizione a risultato acquisito. Dopo la trasferta in Israele, credetemi, non ho più voglia di soffrire. Mi confortano due realtà: il fatto che le nostre ragazze non si arrendono mai e che giochiamo nel salotto di casa.
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