Cine-ricordo sui divi anni Cinquanta

A furia di cancellare nomi dall’agenda, Maurizio Costanzo si è intristito e dopo la scomparsa di Pietro Garinei, alla romana ha detto «mò sò troppi!». Detto, fatto, ne è nato un assemblaggio a metà tra il documentario e il film rievocativo, che in meno di un’ora fa sfilare i protagonisti scomparsi d’un cinema perito a sua volta. S’intitola Bella gente stasera in paradiso il film di memoria curato da Vincenzo Mollica e Antonello Sarno e prodotto da Medusa, che ha fornito il materiale di repertorio in bianco e in nero, voluto da Costanzo e caldeggiato da Medusa. I cinegiornali degli anni Cinquanta, che fissano l’Italietta interessata ai primi divismi un po’ burini, si alternano con ritmo sapiente agli spezzoni di film ancora attuali, dove con una punta di amarezza si nota quanto gli italici costumi non siano mutati. Ne Gli eroi della domenica di Mario Camerini (1954), Raf Vallone fa il giocatore venduto.

Mentre Ugo Tognazzi, nel ruolo del magistrato integro di In nome del popolo italiano (1971), ha schifo della bestialità del popolo pallonaro. Stasera il film verrà presentato all’Auditorium, per essere poi ospitato alla Festa di Roma, in ottobre.

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