Roma - Quella città in cui si possono fabbricare i sogni. Federico Fellini la raccontava così: "Cinecittà: il vuoto cosmico prima del Big Bang". Non c’era niente. Tutto era da inventare. Cartapesta, chiodi, pittura, legno e ferro gli strumenti del genio di registi e sceneggiatori. Una vera e propria macchina della creatività. E il 28 aprile 1937, Benito Mussolini, all’inaugurazione degli studios, non sapeva che quella fabbrica avrebbe continuato a produrre sogni per 70 anni. All'interno delle sue mura sono state realizzati più di 3mila film che hanno segnato la storia del cinema, 82 nomination all'Oscar e 47 premiazioni: "Quo Vadis", "Ben Hur", "Cleopatra", "La dolce vita", fino ai recenti "Il nome della rosa", "Il barone di Munchausen", "Il padrino parte III", "Il paziente inglese", "Titus", "Concorrenza sleale" e "Gangs of New York".
La storia La leggenda di Cinecittà nasce a nove chilometri dal centro di Roma. Il progetto di una "casa del cinema" in Europa nato da un’idea di Luigi Freddi, all’epoca capo della direzione generale per la Cinematografia, viene affidato all'ingegnere Carlo Roncoroni e all'architetto Gino Peressutti. Durante la guerra gli stabilimenti vengono prima usati dai nazisti come luogo di concentramento di civili rastrellati nei dintorni di Roma, poi, dopo la liberazione della città, come ricovero di sfollati. Negli anni Cinquanta i cineasti americani danno vita al mito della "Hollywood sul Tevere": Roma si trasforma nel centro europeo della mondanità, alla pari della città americana. Dive dai cappellini chic nascoste dai grandi occhiali neri, party all'americana e scandali alla romana. Negli anni Settanta quella Hollywood nostrana rimane un ricordo. Si apre una nuova stagione artistica: il cinema italiano fa conoscere al mondo Federico Fellini e Luchino Visconti, i capolavori di Zurlini, di Ettore Scola e Pier Paolo Pasolini, di Comencini, di Ferreri, di Petri. Contemporaneamente gli studios e le tecnologie vengono adeguati ai nuovi sistemi audiovisivi, fino alla creazione del reparto "Digital", per una post-produzione dotata dei sistemi digitali di ultima generazione.
La festa L’anniversario della nascita della città del cinema sarà festeggiato il 4 maggio. Alessandro Battisti, presidente di Cinecittà Holding, ha annunciato che ci sarà una premiazione: "La novità è il destinatario. Non è un regista né un produttore o un attore, che di premi e riconoscimenti ne ricevano già tanti, ma i lavoratori e i tecnici che senza stare sotto i riflettori lavorano con impegno tutti i giorni per la produzione". Ospite d'onore della festa sarà Virna Lisi.
Il francobollo In occasione dell’evento è stato stampato un nuovo
francobollo da 65 centesimi, in circolazione dal 28 aprile. L’immagine mostra un particolare dell'ingresso della sede storica degli studi cinematografici e in primo piano, a sinistra, è rappresentato un regista con una cinepresa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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