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Brothers e il legame con la morte di Heath Ledger

Brothers è una pellicola che, tra le altre cose, pone l'accento sull'affetto fraterno: quello stesso affetto che nella vita legava uno dei protagonisti a Heath Ledger

Brothers e il legame con la morte di Heath Ledger

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Diretto da Jim Sheridan e uscito nel 2009, Brothers è il film che va in onda questa sera alle 23.25 su Rai Movie. Si tratta in realtà del remake del film danese Non desiderare la donna d'altri, uscito nel 2004 per la regia di Susanne Bier.

Brothers, la trama

Sam (Tobey Maguire) è un capitano dei Marines con un forte senso del dovere e dell'onore, che è stato scelto per guidare una missione pericolosa in Afghanistan. L'uomo non vorrebbe affatto abbandonare sua moglie Grace (Natalie Portman) né le sue bambine, ma sa che non può rifiutare una chiamata del corpo dei Marines. Poco prima di partire in missione, inoltre, Sam apre le porte di casa sua al fratello Tommy (Jake Gyllenhaal), che è da poco uscito di prigione dove era stato rinchiuso dopo essere stato ritenuto colpevole di una rapina a mano armata. In Afghanistan, dopo un inizio tutto sommato tranquillo, Sam cade vittima di un attentato da parte dei telebani e viene dato per morto. Grace, con il cuore pesante, è costretta ad accettare l'aiuto di Tommy e ben presto tra i due comincia a crescere una forte connessione. Solo che Sam non è morto, ma è stato rapito e torturato dai talebani, che lo hanno trasformato in un'altra persona.

Il legame con la morte di Heath Ledger

Come viene reso immediatamente chiaro dal titolo del film stesso, Brothers è una pellicola che pone l'accento sullo stretto rapporto - anche conflittuale - tra due fratelli. All'inizio della storia, infatti, vediamo il personaggio interpretato da Tobey Maguire cercare di fare del suo meglio per far sì che suo fratello possa rientrare in un ambiente familiare e sicuro dopo il tempo trascorso in prigione. Ed è sempre a suo fratello che affida il compito di "proteggere" la sua famiglia mentre lui si troverà in missione in Afghanistan. Ma dietro la storia raccontata per mere questioni narrative si nasconde un aneddoto legato a una profonda e struggente amicizia. All'inizio del film si vede il personaggio di Jake Gyllenhaal che, mentre è nella sua cella, recupera una foto di Heath Ledger, suo collega attore con il quale era legato da una profonda amicizia. Una fonte presente sul set del film ha descritto questo momento al sito dell'Internet Movie Data Base, dicendo: "Ha fatto proprio come quei prigionieri che mettevano le foto dei loro amati sulle pareti. Solo che la foto di Jake era una di Heath Ledger. È stato un momento divertente, ma anche molto dolce." Tuttavia quello che doveva essere, appunto, solo un momento per ridere durante la lavorazione del film si è trasformato quasi in una macabra previsione. Come scrive Coming Soon, mentre era impegnato nelle riprese di Brothers, Jake Gyllenhaal venne raggiunto dalla notizia della morte improvvisa del suo amico. Il 22 gennaio 2008, infatti, il co-protagonista di Il cavaliere oscuro venne rinvenuto morto nel suo appartamento di Soho: in un primo momento la stampa parlò di suicidio, ma più tardi, coi risultati dell'autopsia, si evinse che la morte del giovane attore australiano era sopraggiunto per un'intossicazione dovuta a sonniferi e ansiolitici, tutti legalmente prescritti, che l'attore prendeva durante la lavorazione del film di Christopher Nolan in cui doveva interpretare Joker. Quando Jake Gyllenhaal venne a sapere della notizia era nel bel mezzo delle riprese di una scena: tuttavia l'attore, investito da un dolore indicibile, lasciò il set senza completare la scena, col bisogno di affrontare da solo quel lutto che lo aveva colpito come il proverbiale fulmine a ciel sereno.

È stato assente per due giorni prima di prendersi un ulteriore congedo dalle riprese: con il cuore spezzato per la perdita di un buon amico, Gyllenhaal ha impiegato un po' di tempo prima di tornare sul set e completare le sue scene per Brothers.

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