Cinema

Da baby attore "sparito" a vincitore dell'Oscar: la rivincita di Ke Hui Quan

Ke Hui Quan ha fatto commuovere tutta la platea del Dolby Theatre di Los Angeles con il suo discorso di ringraziamento per la vittoria come Miglior Attore Non Protagonista

Il discorso di Ke Hui Quan vincitore agli Oscar 2023

Come era stato ampiamente predetto Ke Hui Quan ha vinto il premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per la sua interpretazione in Everything Everywhere All At Once. Nonostante i limiti evidenti della pellicola firmata dai Daniels, il reparto istrionico ha toccato vette molto alte e l'interpretazione di Ke Hui Quan è stata tra quelle che hanno convinto di più. La sua vittoria è stata annunciata da Ariana DeBose e Troy Kotsur, entrambi vincitori nel 2022 del premio alla miglior interpretazione da Non Protagonista, rispettivamente per West Side Story e CODA - I segni del cuore.

L'annuncio della vittoria ha commosso molto tutta la platea del Dolby Theatre di Los Angeles: questo perché la vita personale dell'attore è la vita di una "carriera mancata". Ke Hui Quan ha infatti cominciato a lavorare quando era molto piccolo, prendendo parte a film diventati cult come Indiana Jones e I goonies. Poi la sua carriera sembrava essersi arenata nel 2002, senza la possibilità di trovare ruoli capaci di lanciarlo nel mondo dorato di Hollywood. Poi è stato scelto per interpretare il marito di Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At Once e la sua carriera sembra aver ricevuto una seconda possibilità E proprio su questo tema Ke Hui Quan ha costruito il suo discorso di ringraziamento. L'attore ha infatti parlato dell'importanza di continuare a credere ai sogni, persino quando essi sembrano averti dimenticato e lasciato alle spalle. Salendo sul palco più ambito di Los Angeles, l'attore è scoppiato a piangere e poi ha detto:

"Mia madre ha 84 anni ed ora è casa e sta guardando la tv. Mamma, ho appena vinto un Oscar! Il mio viaggio è cominciato su una barca, ho passato un anno in un campo profughi e in qualche modo sono finito qui. Dicono che le storie come queste siano storie adatte per i film, che si vedono solo al cinema. No, sono storie vere. Possono succedere. Questo è il vero sogno americano. Grazie davvero tanto all'Accademy per questo onore. Sono onorato di essere qui. Grazie anche a mia mamma per tutti i sacrifici che ha fatto per portarmi qui e al mio fratellino che ogni giorno mi ricorda di prendermi cura di me. Grazie ai Daniels. Ma io devo tutto all'amore della mia vita, mia moglie che mese dopo mese e anno dopo anno per ben 22 anni mi ha sempre detto che un giorno, un giorno il mio momento sarebbe arrivato. E ai sogni bisogna crederci e io ho quasi rinunciato. E a tutti voi, ricordate: tenete vivi i vostri sogni. Grazie, grazie davvero di avermi accolto nuovamente. Vi voglio bene".

La vittoria dell'Oscar - che è stato seguito da quello consegnato a Jamie Lee Curtis per lo stesso film - è una bella conferma per l'attore che, statuetta alla mano, può sperare ora di ricevere maggiore attenzione dall'industria dei sogni di Hollywood e di poter riprendere in mano una carriera pronta a decollare di nuovo.

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