Cinema

Donne, regole...e tanti guai, quando Lindsay Lohan fu sgridata sul set per la sua mancanza di professionalità

Donne regole...e tanti guai è una pellicola che racconta il delicato mondo degli equilibri femminili: peccato che la lavorazione sia stata messa in pericolo dal comportamento di Lindsay Lohan

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Donne, regole...e tanti guai, quando Lindsay Lohan fu sgridata sul set per la sua mancanza di professionalità

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Donne, regole ... e tanti guai, (Georgia Rule in lingua originale), è il film che va in onda questa sera alle 21.10 su TV8. Uscito nel 2007 per la regia di Garry Marshall, Donne, regole... e tanti guai è una pellicola che mette a confronto tre generazioni di donne e si sofferma a trattare anche temi molto delicati,

Donne, regole...e tanti guai, la trama

Rachel (Lindsay Lohan) è una ragazza problematica: a causa dei guai che ha combinato a casa è stata spedita da sua madre Lilly (Felicity Hoffman) a passare l'estate a casa della nonna Georgia (Jane Fonda), in un piccolo paesino dell'Idaho, che è ben diverso da San Francisco, dove la ragazza vive. Sebbene Georgia sia una persona molto rispettata nel vicinato, Rachel viene vista subito come una mina vagante: gli unici che le danno una possibilità sono il giovane Harlan (Garrett Hedlund), con cui Rachel fa subito amicizia, e il veterinario Simon (Dermot Mulroney), che assume Rachel come segretaria del suo ufficio. La vita, a casa di Georgia, non è facile per Rachel che deve sottostare a una serie di regole che cozzano con il suo stile di vita. Ma le cose peggiorano ancora quando, a un picnic cittadino, la ragazza confessa a Simon di essere stata violentata ripetutamente dal patrigno (Cary Elwes). Quando Lilly scopre questa storia si reca subito a casa di sua madre per scoprire la verità, mentre però si lascia annegare nell'alcol. In un primo momento la donna sospetta che Rachel abbia mentito per attirare l'attenzione, ma dopo un po' anche Lilly comincia a sospettare dell'uomo che ha sposato, mentre pian piano si riavvicina a Simon, sua vecchia fiamma.

La lettera di richiamo a Lindsay Lohan

Donne, regole e... tanti guai esce al cinema nel 2007, in un periodo davvero turbolento nella carriera di Lindsay Lohan. Una carriera che era iniziata molto presto. Classe 1986, Lindsay Lohan comincia a muoversi nel mondo dello spettacolo attraverso alcuni spot nazionali, prima di approdare per la prima volta su un set con il Late Night with David Letterman, in cui appare come una bambina vestita di immondizia pronta a fare Dolcetto o scherzetto nella notte di Halloween. L'anno è il 1992 e per i cinque anni successivi la piccola Lindsay Lohan non si fermerà un attimo: appare in Sentieri, in Sesamo apriti e nel 1998 arriva Genitori in trappola, pellicola che attira l'attenzione su questa giovane attrice e la porta ad avere numerosi altri ruoli. Arrivano Quel pazzo venerdì, Quanto è difficile essere teenagers, il film cult Mean Girls e nel 2005 la Disney la rivuole per Herbie - Il supermaggiolino. L'attenzione mediatica si alza e come molto spesso accade nel mondo dorato di Hollywood, tutta quell'esposizione fin dalla tenera età porta Lindsay Lohan a uscire dalla carreggiata. Come si legge su Biography, la Lohan iniziò il 2007 con uno scandalo: venne immortalata mentre faceva uso di eroina e nei mesi successivi il suo comportamento non migliorò affatto. Avvistata sempre più spesso mentre usciva da locali notturni completamente ubriaca, l'attrice venne fermata dalla polizia due volte nel corso dello stesso anno: la prima volta a maggio, dopo essersi schiantata contro un albero. La seconda a luglio, quando si rese protagonista di un inseguimento ai danni della madre del suo ex assistente. Al di là degli eventi in sé, ciò che attirò l'attenzione dei poliziotti che fecero l'arresto era la presenza di cocaina nella macchina dell'attrice.

È chiaro che una persona ridotta in questo stato - rovinata anche dalla reputazione del padre alcolizzato, che gettava un'ombra su di lei - non poteva essere affidabile sul posto di lavoro. E, infatti, come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, il comportamento di Lindsay Lohan era così problematico sul set da spingere James G. Robinson, CEO della Morgan Creek Productions (che, appunto, si occupava della produzione del film), a scrivere una lettera di richiamo contro la sua protagonista. Nella missiva Robinson si lamentava apertamente del comportamento davvero poco professionale della Lohan, che definì "scortese, irresponsabile e poco professionale". Il modo in cui Lindsay Lohan si approcciava al set e al lavoro per la realizzazione del film era svogliato e indifferente, e avrebbe svelato la sua natura di "bambina viziata" che non si preoccupava minimamente di come le sue azioni potessero "mettere in pericolo la qualità del film". Robinson concludeva la lettera minacciando di fare causa se la Lohan non si fosse data una calmata e non avesse cominciato a lavorare come un'adulta con la testa sulle spalle.

Quando questa lettera raggiunse poi le mani della stampa e venne resa pubblica, la Lohan dovette affrontare anche il cambiamento dell'opinione pubblica: non era più percepita come la bambina di casa Disney, ma come un'ingrata che non sapeva gestire la fortuna che le era capitata.

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