La fredda luce del giorno, Bruce Willis e il primo segnale che annunciava la fine della carriera

Il modo in cui l'attore ha lavorato nel film dimostrava già i primi segnali della malattia che lo ha portato ad allontanarsi da Hollywood

La fredda luce del giorno, Bruce Willis e il primo segnale che annunciava la fine della carriera

Disponibile questa sera alle 21.28 su Italia 1, La fredda luce del giorno è la pellicola diretta da Mabrouk El Mechri che vede come protagonista l'Henry Cavill di The Witcher che, nella fase di promozione, è stato quasi messo in ombra dalla sua co-star Bruce Willis, per mere questioni di marketing e prestazione.

La fredda luce del giorno, la trama

Will Shaw (il già citato Cavill) è un analista finanziario che vive una vita tutto sommato tranquilla nella Baia di San Francisco. Tuttavia il lavoro non sembra andare per il verso giusto, dal momento che la società per cui lavora sembra essere sull'orlo della bancarotta. Con queste preoccupazioni nella mente, Will decide di prendere un aereo e andare in Spagna, per passare un po' di tempo sulla Costa Brava, insieme alla sua famiglia. Sulla barca Will trova suo padre (Bruce Willis) e sua madre (Caroline Goodall), che non potrebbero essere più felici di avere il proprio erede a disposizione per qualche giorno. Peccato che la gita piacevole che si era prospettata all'orizzonte si trasforma in breve tempo in un incubo a occhi aperti. Dopo aver nuotato in mare aperto, Will torna sulla barca per scoprire che la sua famiglia sembra essere svanita nel nulla, mentre intorno regna il caos. Dopo aver chiesto aiuto alle autorità della più vicina città costiera, Will si rende conto di essere finito all'interno di un complotto che prevede l'entrata in scena di forze molto più grandi di lui e che il suo destino potrebbe essere in mano a spie e terroristi.

La carriera di Bruce Willis avviata verso la fine

A voler analizzare La luce fredda del giorno da una prospettiva puramente esterna, si potrebbe notare come la pellicola di Mabrouk El Mechri abbia in qualche modo "giocato" con le regole non scritte di Hollywood. Ad esempio, come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, il regista chiese a Henry Cavill di cambiare la propria prestanza fisica. Non che la settima arte sia nuova ai trasformismi dei suoi interpreti - si pensi anche solo a tutta la carriera di Christian Bale -, ma per determinati attori la prestanza fisica è uno dei maggiori biglietti da visita. Nel caso di Cavill, che all'epoca veniva dal set di Immortals, il fisico fa parte del proverbiale pacchetto.

Ancora oggi - grazie a The Witcher o al più recente Argylle - nell'immaginario collettivo Cavill è percepito come un uomo pieno di muscoli e dalle spalle ampie. Per La fredda luce del giorno, invece, il regista gli chiese di cambiare questo suo status quo e di perdere peso e massa muscolare, dal momento che doveva interpretare un uomo comune, un analista finanziario che di certo non passava tutto il suo tempo in palestra. Tuttavia il vero "colpo di scena" nel film di Mabrouk El Mechri riguarda il trattamento di Bruce Willis. Il nome dell'attore, durante tutta la fase di produzione e promozione, viene messo al pari di quello di Henry Cavill e anche sulla locandina ufficiale l'attore appare alle spalle del protagonista, come se fosse una co-star di pari livello. In realtà, e questo lo riporta anche Coming Soon, l'attore appare per non più di trenta minuti sullo schermo, rendendo quanto meno curioso il fatto che venisse presentato come co-protagonista e ottenesse anche un alto stipendio per questo. Secondo alcuni questo atteggiamento era una forma di rispetto da parte di Hollywood che voleva assecondare i "capricci" di una star del calibro di Bruce Willis. Altri, come scrive El Paìs, erano convinti che Bruce Willis avesse dei problemi finanziari e che dunque era "costretto" ad accettare ruoli piccoli ma ben pagati per poter risanare le sue casse.

Quei ruoli minori nei film

Se, nel 2012 con La fredda luce del giorno Bruce Willis aveva accettato di partecipare a un film per appena trenta minuti, nel 2015 con Extraction era già sceso a otto minuti. Nel 2020, con Hard Kill, era arrivato a sette. Oggi sappiamo che dietro la decisione di accettare ruoli minori e più brevi non si nascondeva né l'ego di una star che voleva privilegi né problemi finanziari. Nel 2022, infatti, Bruce Willis annunciò il suo ritiro dalle scene a causa dell'afasia, una malattia che compromette il suo sistema nervoso, impedendogli col tempo di comunicare, ricordare e, dunque, di recitare. Una condizione che, nell'ambiente di Hollywood, era già sospettata da anni.

Secondo il Los Angeles Times molte persone che avevano lavorato con Bruce Willis avevano già notato il peggioramento delle sue condizioni anni prima che la notizia venisse data alla stampa. Secondo alcuni, Bruce Willis già da anni non era in grado di ricordare perfettamente le sue battute, tanto che nell'ultimo periodo dovette usare un suggeritore che, appunto, gli ricordava le battute attraverso un auricolare. Già nel 2012, dunque, Bruce Willis e la sua agenzia di rappresentanza avevano cominciato ad accettare ruoli più piccoli o, comunque, con un minutaggio inferiore. Ruoli, in parole povere, che permettevano all'attore di non doversi sforzare troppo, di non sottostare ai ritmi serrati di Hollywood a cui, forse, non riusciva più a stare dietro.

Nel corso degli anni successivi il minutaggio dedicato a Bruce Willis si è ridotto notevolmente nei film, così come la qualità delle pellicole a cui l'attore accettava di partecipare. Questo ha portato l'attore a finire anche nel mirino dei Razzie Awards, l'altra faccia della medaglia dei premi Oscar, quella cioè che premia il peggio della stagione cinematografica.

Tuttavia, dopo che è stata diffusa la diagnosi, i Razzie Awards, come si legge su Sky TG24, hanno deciso di ritirare il premio che era stato dato nel 2021 all'interprete de Il sesto senso con la motivazione secondo la quale: "Se le condizioni mediche di qualcuno sono un fattore nel loro processo decisionale e/o nelle loro prestazioni, riconosciamo che non è appropriato dargli un Razzie"

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
ilGiornale.it Logo Ricarica