Cinema

Mixed by Erry, la storia vera di chi inventò le musicassette contraffatte

A poca distanza dal suo debutto al cinema arriva su Netflix il film che racconta la Napoli degli anni '80 e la nascita delle musicassette contraffatte

Mixed by Erry, la storia vera di chi inventò le musicassette contraffatte
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Il cinema è una grande fucina di idee. Tutte le volte (o la maggior parte) prende spunto dalla nostra stessa realtà per raccontare il mondo che ci circonda, romanzando tantissime storie vere che sono entrate nel nostro immaginario comune. Come quella di Mixed by Erry, film di Sydney Sibilla arrivato nelle sale cinematografiche nel marzo del 2023, che dal 31 maggio debutta nel catalogo italiano di Netflix. Ambientato nel cuore pulsante della Napoli più verace e in un periodo a noi vicino ma lontano, il film apre una parentesi su un fatto realmente accaduto, così assurdo e surreale, che ha popolato persino le prime pagine dei giornali e che, di conseguenza, ha segnato un periodo importante per la storia del nostro Paese. Prima della nascita della pirateria informatica che ha sparso in rete film, musica e serie tv coperte dai diritti d’autore, c’era solo la storia di Enrico, giovane che voleva essere un Dj, che nella Napoli degli anni ’80 (e ’90) fonda un impero del contrabbando, diventando di fatto il primo vero "spacciatore" di musicassette.

Mixed by Erry è la storia di un tempo che fu e non solo di una truffa alla napoletana. Oltre alla nascita dell’industria del contrabbando, smantellata dalla Guardia di Finanza a inizio degli anni ’90, è anche uno sguardo su una famiglia del Sud Italia che vive di espedienti, di piccole truffe e che, nonostante le difficoltà, è riuscita sempre a stare galla. Il film, ovviamente, prende la storia vera e costruisce attorno a essa una storia umana, di riscatto e di voglia di vivere, ma quello che è avvenuto nella realtà è ben diverso. E ora vi spighiamo cosa c’è di vero dietro la vicenda di Enrico e le sue musicassette.

Come è nata l’industria del "falso d’autore"

La storia prende le fila nel quartiere di Forcella durante il 1976. Peppe, Angelo e Enrico Frattasio vivono alla giornata senza credere nel futuro. I riflettori sono puntati su Enrico, il più piccolo dei tre, che ha la passione per il mondo della musica e sogna di diventare DJ, ma con le poche possibilità economiche, la scarsa avvenenza e il carattere timido gli impediscono di provarci. Il ragazzo però non molla e trasforma il sogno in passione, cimentandosi nel mixare compilation per amici e clienti, utilizzando i registratori del negozio in cui lavora. Quando il negozio chiude, Enrico si trova di fronte a un bivio e decide di far diventare quell’hobby un lavoro. Prima apre un negozietto in cui crea musicassette personalizzate per gli abitanti del quartiere e, successivamente, insieme al fratello, decide di chiedere un prestito a un piccolo boss e acquistare dei registratori ad alta tecnologia che gli consentono di copiare moltissime cassette in poco tempo. Nasce così il marchio di Mixed By Erry, di così grande successo che le musicassette di Enrico escono dal Rione e da Napoli diventando un vero e proprio fenomeno nazional popolare. Il falso di autore è pur sempre un’attività illegale e, presto o tardi, Enrico deve fare i conti con la legge.

Chi erano i fratelli Frattasio

Finito il processo e scontati gli anni di prigione, la storia di Enrico e del suo sogno "criminale" è stata dimenticata per un lungo periodo, diventata quasi leggenda. Il suo marchio e dei suoi mix di autore sono andati ben oltre Napoli, arrivando persino a Hong Kong, Singapore e Bulgaria, e sono diventati un vero e proprio must per gli amanti della musica che, per pochi spiccioli, potevano custodire e ascoltare tutte le hit del momento. Ha segnato un’epoca, nel bene e nel male, e la vicenda ha fatto poi da apripista a tutti i sistemi di contraffazione che sono nati in epoca più moderna, da Napster a Emule (di cui quest’ultimo è ancora attivo). I tre fratelli che hanno dato vita a questo commercio, oggi, sono liberi cittadini tornati in auge proprio grazie al film. Sono originari di Forcella, zona del centro storico di Napoli, situata tra i quartieri Pendino e San Lorenzo. Enrico ottiene un successo tale da avvertire i suoi clienti a diffidare dalle imitazioni. Nasce l'ossimoro che ha contribuito a rendere la sua impresa ancora più famosa, ovvero "il falso originale". Sulle musicassette create da Frattasio veniva stampata la dicitura: "Attenzione, le cassette con fotocopia non sono Mixed by Erry". Nel 1997 viene arrestato e nel suo laboratorio vengono sequestrate 11mila musicassette e 3mila cd contraffatti. È l'epilogo del re delle bancarelle degli anni ’90.

Storia di una Napoli che non esiste più

Al di là della storia criminale e del romanzo popolare, il film è una vera delizia. Intelligente, sagace e non prende mai le parti dei "oggetti in causa", anzi racconta i fatti come sono avvenuti senza beatificare il sogno di Erry. Più che altro, il viaggio tra i vicoli di Napoli è un vero e proprio tutto al cuore. Il regista, celebre per aver portato al cinema la trilogia di Smetto quando voglio, è riuscito a fotografare tutto il bello della città partenopea, lontano dalle zone lugubri e oscure di Gomorra, ma facendo emergere il ritratto più fulgido di Napoli in un periodo in cui tutto pareva possibile. E più di tutti, colpisce proprio questo punto di vista, che regala al film quella marcia in più.

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Romanzo popolare e cronaca giudiziaria

Di recente, intervistato da Il Corriere, Enrico Frattasio racconto diversi retroscena che nel film non sono mai stati rivelati. Dal padre che vendeva wiskey ai turisti ma in realtà nelle bottiglie in vetro c’era solo del tè di scarsa qualità, a quando le sue musicassette sono finite anche tra le mani di artisti altisonanti. Il Mixed by Erry è stato regalato a Luciano Pavarotti, mentre mangiava ai tavoli di Mimì alla Ferrovia. È arrivato a Ischia quando una grande cantante "di cui non faccio il nome per privacy" che regalò al giovane Enrico una ramanzina per il suo lavoro illegale ma gli riservò un sorriso che lui ancora oggi non ha dimenticato. Una vita vissuta al limite ma di cui Enrico non rinnega niente.

Prima del film c’era un omonimo romanzo

La storia vera ha ispirato un omonimo libro, scritto da Sonia Frasca e edito da A Est dell’equatore, che con un pugno fermo, rispetto al film, racconta la storia dei fratelli Frattasio.

Il romanzo è una biografia di una famiglia di artisti e di eroi metropolitani che viene arricchita con foto e reportage da persone che, ancora oggi, custodiscono un Mixed by Erry.

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