Cinema

"Il mondo ha finito il rosa": il film di Barbie ha esaurito le scorte del colore

È stato utilizzato così tanto rosa nel film di Barbie da provocarne una carenza mondiale: ecco le dichiarazioni dell'azienda fornitrice e le altre cause alla base di questa problematica

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Da sempre siamo a conoscenza del fatto che il mondo di Barbie è rappesentato dal color rosa, ma nel film di prossima uscita (21 luglio) diretto da Greta Gerwig potrebbero aver esagerato, visto che è stata richiesta e utilizzata così tanta vernice rosa da mettere in ginocchio la fornitura globale di un'intera azienda.

"È finito il rosa"

Intervistate da Architectural Digest, la Gerwig e la scenografa del film Sarah Greenwood hanno parlato della costruzione di "Barbieland" dove ogni cosa è praticamente di un colore rosa fluorescente: dalla bambola più famosa di ogni epoca, alle strade e ai lampioni. Sorridendo, la Greenwood ha affermato che il film avrebbe provocato una carenza internazionale della vernice rosa. "Il mondo ha finito il rosa", ha dichiarato alla rivista. La denuncia di quanto accaduto è arrivata anche da Lauren Proud, vicepresidente del marketing globale di Rosco, nota azienda leader per avere legami con le industrie cinematografiche e televisive di Hollywood. "Hanno usato tutta la vernice che avevamo", ha dichiarato al Los Angeles Times.

Dove nasce il problema

La Proud, però, si è poi fatta più seria specificando che il problema non si è verificato soltanto per via dell'uso eccessivo di questo colore nel film di Barbie, ma che è coinciso con problemi più ampi, legati agli effetti del Covid-19 sulla catena di approvvigionamento globale ma anche a condizioni meteo estreme in Texas all'inizio del 2021: i due contesti hanno creato un blocco sulla produzione della vernice a causa della mancanza dei materiali con una conseguente riduzione dell'esportazione mondiale. È chiaro, quindi, che soltanto un film non potesse esaurire tutto il rosa del mondo ma, insieme a questi eventi, ha contributo alla problematica.

"C'era questa carenza e poi abbiamo dato loro tutto ciò che potevamo, non so se possano rivendicarne il merito", ha dichirato la Proud, sottolineando che "ci hanno ripulito con la vernice". Ma c'era bisogno, davvero, di tutto questo rosa? Nell'intervista ad Architectural Digest, la Gerwig ha affermato che la tonalità brillante è stata fondamentale per "mantenere la 'bambinità'" dell'estetica del film e il design di Barbieland è stato ispirato da numerosi altri fattori. "Volevo che i rosa fossero molto luminosi e che tutto fosse quasi troppo", ha concluso la Gerwig, aggiungendo che non voleva "dimenticare ciò che mi ha fatto amare Barbie quando ero una bambina".

Gli scenografi, per evitare di rimanerne a secco, avevano calcolato nel dettaglio tutta la vernice necessaria per produrre il film che, come ricorda il The Guardian, è stato girato principalmente ai Warner Bros Studios di Leavesden nel Regno Unito.

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