
Il mondo del cinema oggi piange la scomparsa di Robert Redford, vero e proprio divo del cinema, tra gli attori più apprezzati non solo della sua generazione, ma di tutta la storia recente della settima arte. Dopo il debutto - come attore non accreditato - avvenuto nel 1960 con il film In punta di piedi, Redford ha costruito una carriera fatta di ruoli non solo ben recitati, ma che hanno finito col diventare indimenticabili, quasi pietre miliare nell'immaginario collettivo di ogni cinefilo. Si pensi, ad esempio, a film come La stangata o Come eravamo, ma anche a personaggi come l'Henry Brubaker di Brubaker o il Tom Booker de L'uomo che sussurrava ai cavalli. Nel corso della sua carriera, composta da ben ottantasei lungometraggi, Robert Redford ha recitato al fianco di grandi attori come Meryl Streep in La mia Africa o Michelle Pfeiffer in Qualcosa di personale. Appassionato di recitazione e sempre pronto a mettersi in discussione, Robert Redford era entrato anche nel Marvel Cinematic Universe con Captain America. Ora, mentre oggi il mondo è a lutto per questa terribile perdita, riscopriamo insieme cinque film dell'attore da vedere almeno una volta nella vita.
A piedi nudi nel parco
Uscito nel 1967 per la regia di Gene Sacks, A piedi nudi nel parco racconta la storia di Paul Bratter (Redford), un avvocato dall'indole seriosa e quasi banale, che è appena convolato a giuste nozze con Corie (Jane Fonda), che al contrario è piena di brio e di allegria. Dopo una romantica luna di miele i due iniziano la loro vita in un palazzo al centro di Manhattan dove un intricato gioco di relazioni e di intrecci sentimentali porta Corie a litigare col marito e a chiedere subito il divorzio. In una sorta di gioco delle parti, di relazioni che si intessano e si sgretolano, A piedi nudi nel parco rappresenta una delle prime, grandi interpretazioni di Robert Redford.
Tutti gli uomini del presidente
Uscito nel 1976 e diretto da Alan J. Pakula, Tutti gli uomini del presidente è tratto dal libro omonimo di Carl Bernstein e Bob Woodward, i due giornalisti che hanno seguito lo scandalo Watergate, di cui parla il film. Robert Redford interpreta Woodward, il primo a scoprire che, tra i cinque uomini fermati una notte del 1972 all'interno del complesso Watergate, c'è anche un agente della CIA. Woodward comincia dunque a sospettare che possa esserci un legame tra l'irruzione alla sede del Partito Democratico e la campagna elettorale di Richard Nixon. I suoi sospetti sono largamente condivisi da Bernstein (Dustin Hoffman) e ben presto i due cominciano a indagare, mentre il resto della stampa sembra più che mai determinato a ignorare la questione. L'unico ad aiutare i due giornalisti sembra essere un informatore anonimo, denominato Gola Profonda (Hal Holbrook).
Il grande Gatsby
Tra i tanti ruoli a cui Robert Redford ha saputo dare un volto e un'anima c'è senza dubbio il Jay Gatsby nato dalla penna di Fitzgerald un secolo fa e portato sul grande schermo nel 1974 da Jack Clayton. Il grande Gatsby è la storia di un amore perduto ma mai veramente avuto, il racconto di un'illusione perpetua che non può avere spazio nella vita reale. Jay Gatsby è un ricco parvenu di New York, che passa il suo tempo a dare feste, con la sola speranza di attirare l'attenzione dell'amatissima Daisy, andata in sposa ad un altro a causa delle passate ristrettezze economiche di Gatsby. Quando al cinema arrivò poi la trasposizione firmata da Baz Luhrmann e interpretata da Leonardo diCaprio de Il grande Gatsby alcuni dissero che l'interpretazione di Robert Redford non era credibile quanto quella di DiCaprio, per la sola motivazione che Redford, che aveva una sua eleganza innata, non risultava del tutto credibile nei panni di un ragazzo povero che riesce a far soldi con metodi non del tutto illeciti. Al contrario, l'interpretazione di Robert Redford è ancora oggi assolutamente indimenticabile.
All is lost - Tutto è perduto
Uno dei modi più efficaci per percepire il vero talento di un attore è vederlo quando non è costretto a "nascondersi" dietro battute di dialogo. In All is lost - Tutto è perduto Robert Redford, in effetti, non parla quasi mai. La storia è quella di un esperto quanto anziano navigatore che si trova smarrito nell'Oceano Indiano. Con una tempesta in arrivo, il sistema di navigazione che non funziona e la radio che non riesce a mandare in tempo un segnale di SOS il protagonista del film deve fare affidamento solo sulle sue capacità nel fronteggiare i pericoli della natura. Film pressoché muto e incentrato su un solo personaggio per quasi tutta la durata, All is lost è un film colpevolmente passato in sordina - soprattutto in Italia - che meriterebbe di essere recuperato anche solo per vedere l'estremo talento di Robert Redford che riesce a tenere sulle sue spalle tutto il peso dell'operazione filmica.
Le nostre anime di notte
Chiudiamo questa lista di consigli inerenti la filmografia di Robert Redford con uno dei titoli più recenti dell'attore scomparso. Presentato nel 2017 in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Le nostre anime di notte è il film tratto dal romanzo omonimo di Kent Haruf e che ha segnato la "reunion" tra Robert Redford e Jane Fonda. Protagonisti sono due anziani vicini di casa che, pur avendo sempre abitato a pochi passi di distanza, non hanno mai stretto amicizia e si sono sempre limitati alle regole base del comportamento civile. Rimasti entrambi vedovi, i due si trovano ben presto a condividere il letto: niente di sentimentale o lussurioso.
Solo il bisogno di avere qualcuno al fianco nelle terribili ore notturne, quando malinconia e solitudine vanno per la maggiore. La vicinanza costante, però, non porterà solo alla nascita di una bella amicizia, ma anche al sorgere di un sentimento molto più forte.