E adesso, come la mettiamo? Per chi faremo il tifo al prossimo Festival di Sanremo? Ci scopriremo elisabettiani o beleniani? È una contrapposizione più sofferta di quella tra Mancini e Mourinho, di quella tra i Beatles e i Rolling Stone, di quella tra la doccia e la vasca da bagno, di quella tra la Nutella e la crema di gianduia, di quella tra Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi ai tempi della gara per assicurarsi Lentini. Ma tanto l’Italia è un Paese «duale», lo è dai tempi di Don Camillo e Peppone, della Lollo e della Loren, solo che adesso la partita è cambiata.
Gianni Morandi è troppo «di tutti» perché qualcuno non lo scelga: il ciuffo, il latte, la mamma, quelle mani da gigante, quel corpo da ragazzo. I cantanti faranno da sfondo come sempre e l’anno prossimo, come al solito, non ci ricorderemo più chi di loro ha vinto. Perciò è ovvio che quest’anno, sul palco dell’Ariston, la «Nazionale» se la giocheranno loro due: la Canalis e la Rodriguez, la sarda e l’argentina, la benmaritata e la malmaritata, la gelidina e la solare, la «pigra» e la sportiva.
Non importano le estenuanti sessioni di palestra condivise: è evidente che una delle due, la vita l’ha presa in discesa, l’altra in salita.
More sono more, sode sono sode, belle sono belle. In comune hanno il lato “B” con certi lineamenti sferici da mela lucidata, un ex fidanzato calciatore (la Canalis Bobo Vieri, la Rodriguez Marco Borriello), una gavetta nel piccolo schermo, ma qui c’è da perdersi, così, in ordine sparso: Striscia la notizia, Controcampo, Scherzi a parte, L’Isola dei famosi. E poi hanno anche i cinepanettoni: la Canalis è quasi una veterana in merito e sarà anche nel prossimo di Massimo Boldi A Natale mi sposo, la Rodriguez esordirà nel Natale in Sud Africa di Neri Parenti. E adesso il Festival. L’argenteria della televisione. L’indirizzo buono di viale Mazzini. Ammesse entrambe, contemporaneamente (Belen non senza polemiche da parte dei vertici Rai) a giocarsela sul serio: perché è all’improvviso che arriva il rispetto del mondo.
La Canalis con un uomo al suo fianco che la fa valere il doppio, la Rodriguez con un uomo che è il suo fianco: scoperto. La Canalis, che la vogliono per George Clooney, la Rodriguez che la vogliono malgrado Fabrizio Corona. Una che va a traino (dopo il trasferimento nella villa a Lallio si è assicurata anche una partecipazione nella serie tv americana Leverage), l’altra che scappa a chilometri di distanza perché, come sempre succede, quando l’uomo che sta con te si comporta da teppista, hai l’impressione di essere tu a perdere la faccia.
Elisabetta che può permettersi di non fare nulla, Belen che deve districarsi tra liti, paparazzi, valige e scandali. Elisabetta a cui basta vestirsi e appendersi al braccio giusto, Belen che deve metterci del suo e farsi perdonare colpe non sue. Fortuna che è una capace di lasciare l’aria firmata, Belen. Di tener testa a Chiambretti. Di ballare, di cantare, di far battute.
Una con un uomo che la mette sul piedistallo ma che non la sceglie mai fino in fondo (ancora ieri, Clooney, è riuscito a evadere «la domanda» su quando avrebbe sposato Elisabetta), l’altra con un uomo che la trascina nell’abisso ma che ogni notte le chiede di fare un figlio. Elisabettiani o beleniani: bel dilemma. Una che sfrutta il vantaggio di Dio, l’altra che spreca il vantaggio di Dio. Una che sceglie di vincere facile, l’altra che sceglie di mettere un sacco di ostacoli tra lei e il vantaggio che la Natura le ha dato. Elisabetta è l’oggi, Belen, incredibilmente, è gli altri tempi. La Canalis si è accomodata sul suo trono, la Rodriguez ha capito che la bellezza non è un talento e tocca farsela perdonare.
A Sanremo sarà una gara di copioni, di numero di battute, di ordini di uscita, di manager (la Canalis Beppe Caschetto, la Rodriguez Lucio Presta), di abiti sfoggiati e di fidanzati seduti in prima fila, nella vita, e per
chi deve scegliere da casa, sarà molto di più. Perché per forza sarà solo una delle due a vincere: e certi match, non contemplano il pareggio. Ci sono nomi che si portano dietro un mondo. Allora? Elisabettiani o beleniani?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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