Cronache

Cinghiali, danni sotto controllo

Cinghiali, danni sotto controllo

Egr. Direttore, faccio riferimento alla lettera del Sig. Capelli sui danni da cinghiale, pubblicata su «Il Giornale» e preciso quanto segue. In questi ultimi anni la gestione del problema cinghiale è stata oggetto di grande attenzione da parte della Provincia di Genova. In particolare l’Amministrazione, a partire dal 2001, agisce sulle popolazioni di questi animali sia con interventi mirati, realizzati con azioni di controllo al di fuori del periodo di caccia avvalendosi della collaborazione degli Ambiti Territoriali di Caccia, sia con la normale attività durante la stagione venatoria. La Provincia di Genova mette inoltre a disposizione risorse finanziarie dell’Ente per risarcire i danni arrecati alle attività agricole e per contribuire alla realizzazione di strutture di prevenzione a protezione dei terreni coltivati. La corresponsione del risarcimento e del contributo avviene secondo criteri definiti da un Comitato da me presieduto e di cui fanno parte qualificati rappresentanti delle associazioni agricole e venatorie. Il concorso di tutte le attività sopra dette ha permesso in questi ultimi anni di evitare una proliferazione eccessiva dei danni arrecati da questi animali.
Sull’episodio specifico indicato nella nota del Sig. Capelli, conoscendo da anni la persona ed apprezzando lo zelo, gentilezza e competenza che caratterizza il funzionario della Provincia, che per motivi di riservatezza non indico ma che il quotidiano da Lei diretto ha pubblicato senza periziarsi di assumere conferme sui fatti affermati al riguardo, sono rimasta sorpresa per il tono della lettera che sembra caratterizzarsi più da intento polemico che dall’effettiva volontà di risolvere il problema del danno subito dal cinghiale. Poiché non ho mai inteso, né intendo adesso, alimentare sterile polemica, voglio e debbo ribadire che il personale provinciale interessato ha provveduto, subito dopo aver ricevuto la segnalazione telefonica del Capelli, a comunicare alla Polizia Provinciale e all’Ambito Territoriale di Caccia competente la criticità fatta presente per programmare un intervento al riguardo. Ed è stato proprio il funzionario a chiedere a un collega della Polizia Provinciale di prendere contatto con il Sig. Capelli per gli adempimenti del caso; quindi non è stato il Capelli a prendere contatto con l’Agente di polizia ma è avvenuto l’esatto contrario.
Voglio infine farLe presente, egr. Direttore, che le considerazioni alla nota del Capelli stante la genericità e la superficialità del contenuto non meritano alcun commento. Ad ogni modo la segnalazione pervenuta costituisce un ulteriore stimolo affinché la Provincia, in collaborazione con gli Ambiti Territoriali di Caccia e con gli agricoltori, intensifichi le azioni necessarie per la gestione equilibrata della specie cinghiale. Quanto sopra anche per dare risposte concrete a tutti coloro, che come la Sig.ra Rosa Zassarini, mamma del Sig. Capelli, in modo estremamente faticoso e lodevole hanno da così lungo tempo contribuito con il proprio quotidiano lavoro, al presidio del nostro entroterra.
Con i migliori saluti
Renata Briano
Ass.

Prov. Risorse Naturali

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