Silvia Villani
Se mai gli agenti riusciranno ad identificarli non potranno neanche giustificarsi dicendo di aver allagato la scuola per saltare un compito in classe o uninterrogazione prevista per quella mattina. Le lezioni erano, infatti, da poco terminate e lindomani le aule sarebbero state chiuse. Eppure poco dopo luna di sabato scorso alcuni studenti, forse per scherzo o per dimostrare di esser i «duri» della scuola, hanno aperto la valvola di un idrante situato al settimo piano dellistituto scolastico per ragionieri «Andrea Doria» a Cinisello Balsamo e sono tornati a casa come se niente fosse successo, forse ridendo tra loro per la bravata appena commessa. Erano da poco passate le 18 quando il custode della scuola, salito al sesto piano per un giro di ispezione, si è reso conto che qualcosa non andava. Nei locali, infatti si andava diffondendo un odore di muffa e, in un angolo, vicino alla finestra, il soffitto gocciolava. Luomo ha così avvertito i vigili del fuoco, la polizia locale, gli agenti del locale commissariato e le autorità cittadine chiedendo aiuto.
Sul posto, oltre alle forze dellordine, è giunto anche il sindaco Angelo Zaninello per constatare di persona lentità dei danni. Subito nella mente dei primi a varcare la soglia del complesso scolastico sono riaffiorate le immagini quanto accaduto nellottobre 2004 al liceo «Parini» di Milano. Il settimo piano dellistituto, situato tra via Lincoln e via Doria, era completamente allagato: cestini della carta che galleggiavano, sedie rovesciate e muri rovinati. Fortunatamente però il custode si è accorto in tempo di quanto stava accadendo impedendo che anche il sesto piano venisse rovinato. Ieri, per lintera giornata, i vigili del fuoco e gli operai comunali sono stati impegnati a ripulire le aule e i corridoi mentre dei tecnici controllavano che limpianto elettrico non fosse stato danneggiato dallacqua. Le aule sono state interdette agli studenti che però hanno fatto nuovamente il loro ingresso nel plesso scolastico questa mattina. Al momento sono ancora ignoti gli autori del grave atto vandalico ma alcuni particolari in possesso delle forze dellordine sembrano portare gli agenti verso un gruppo di studenti che potrebbero aver voluto seguire lesempio dei loro «colleghi» milanesi.
Gli investigatori non tralasciano comunque nessuna pista tanto che, secondo alcuni, anche gli screzi registrati settimana scorsa tra gli studenti, i carabinieri e gli agenti della polizia locale potrebbero essere alla base del gesto.
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