Cinque anni per ottenere la nazionalità

Venerdì è passato in Consiglio dei ministri il disegno di legge firmato dal capo degli Interni, Giuliano Amato, che riduce da 10 a 5 anni i tempi di permanenza regolare e continuata nel nostro Paese e utili a ottenere la cittadinanza italiana, con annesso elettorato attivo. Il provvedimento estende lo status di cittadino italiano anche ai bambini nati sul territorio dello Stato da almeno un genitore che possieda i requisiti precedenti. Subito dopo il varo del decreto, si è scatenato il balletto di cifre sui potenziali beneficiari. Un milione in tutta Italia secondo la Caritas, meno di 70mila l’anno per il governo. La direzione anagrafe del Comune di Milano calcola che solo in città gli stranieri residenti che potranno diventare da subito italiani sono più di 70mila, come anticipato sabato dal Giornale.

A questi vanno sommati gli 8mila bimbi nati a Milano da genitori immigrati regolari a partire dall’agosto 2001, ma senza considerare i cittadini trasferitisi sotto la Madonnina dopo aver vissuto in altre città italiane, e che comunque hanno totalizzato il periodo di permanenza necessario alla naturalizzazione.

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