Maxi stangata per Ruben Olivera, il giudice sportivo ha deciso di fermarlo per 5 turni dopo l'espulsione rimediata nella gara di mercoledì scorso contro il Chievo in coppa Italia. Ci si aspettava un severa ammenda per il giocatore blucerchiato, forse non una punizione così dura, ma nel referto l'arbitro Brighi non deve essere andato leggero con il giocatore uruguaiano che, nelle prossime settimane, lascerà la Sampdoria. Il giudice sportivo, nella motivazione della squalifica scrive che la squalifica gli viene inflitta «per avere colpito con un calcio al ventre un avversario in possesso del pallone e, subito dopo, a gioco fermo, colpito con un pugno al volto un altro avversario». Con Olivera è stato fermato anche Christian Maggio dopo la doppia ammonizione che lo aveva costretto a lasciare il campo anticipatamente tre giorni fa, lasciando la squadra di Novellino in 10 per parte del secondo tempo. Il concitato finale di Sampdoria-Chievo ha coinvolto anche i tifosi blucerchiati che hanno "assediato" la panchina di Del Neri negli minuti di gara lanciando monete in campo ed una bottiglietta piena che ha colpito il difensore Mandelli: la reazione nervosa di tifosi costa a Garrone 8.000 euro.
In attesa del ritorno di coppa, fissato per mercoledì prossimo alle 15, la Samp ha un appuntamento molto più importante, quello di domani con la Fiorentina (arbitrerà Paparesta di Bari). La preoccupazione maggiore per Novellino è capire se potrà disporre di Francesco Flachi: per l'attaccante doriano, vittima lunedì scorso di un risentimento muscolare alla coscia sinistra, le condizioni verranno monitorate fino all'ultimo. Ieri pomeriggio è rientrato in gruppo allenandosi con i compagni. Si allenerà anche questa mattina nella rifinitura, dopodiché si deciderà il da farsi. Stanno migliorando anche le condizioni di Andrea Parola che rientrerà nel gruppo dalla prossima settimana.
A suonare la carica in vista della sfida contro i Viola è Fabio Bazzani che proprio un anno fa contro la squadra di Prandelli, giocò l'ultima gara piena prima di infortunarsi nuovamente: «Giocai una bella partita, poi da quel momento un periodo buio: fu una grande prova da parte di tutti, anche mia: dopo quella serata pensavo di essere tornato ai bei tempi, invece qualche settimana dopo cominciò un altro periodo sfortunato». Quel tempo è fortunatamente passato e ora Bazzani sta ritrovando la condizione giusta per ritornare l'ariete blucerchiato: dopo aver ritrovato la condizione psicologica è anche in netta ripresa dal punto di vista fisico: «Tolta la paura dell'inizio sto tornando a crescere - spiega Bazza -, più gioco, più le gambe rispondono. Non posso pretendere di avere ancora la brillantezza dei bei tempi».
Fiorentina non solo come dolce ricordo, ma come avversario da affrontare con cattiveria, anche perché c'è da vendicare quel 4-2 di Catania: «Avrei rigiocato quella stessa sera - commenta -, non meritavamo di perdere: quando va così ti girano!».
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