Marco Bogarelli, presidente di Media Partners, la società che dal 1992 detiene l80% dei diritti televisivi di sei discipline degli sport invernali è soddisfatto: «Mai come in questo caso il detto lunione fa la forza si è rivelato esatto. La Rai ha fatto uno sforzo e gliene siamo grati».
A cosa si deve questa retromarcia?
«Come dicevo prima, allunione di diverse forze: la Fisi da una parte, noi dallaltra, in testa gli atleti che hanno fatto i risultati. Modificare i palinsesti non è facile, ma il rapporto con la Rai è buono e anche da parte loro cè stata la volontà di cambiare».
È normale che ci siano problemi del genere a meno di due mesi dallolimpiade italiana?
«In effetti questanno ci saremo aspettati maggiore disponibilità. Fino a settembre le porte sono rimaste chiuse, ora stiamo rimontando una situazione mal impostata allinizio».
Ma lo sci, in televisione, piace o no?
«Piace, eccome. I dati sono positivi. Rispetto allanno scorso lo share medio è salito dall8,9% al 10%. Parlo di Rai3, che rispetto a Rai2 ha meno forza. Lanno scorso lo share medio dello sci su Rai2 è stato del 14%.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.