Le cinque signore dei Giochi proibiti

La regina è Julia Tchepalova, fuoriclasse russa del fondo. Ha posato per «Playboy» che ancora la corteggia. A Salt Lake vinse oro, argento e bronzo incinta di due mesi

Benny Casadei Lucchi

Leggenda vuole che la seconda volta abbia detto no. Si narra infatti che Julia Tchepalova, la bella siberiana che alla Russia del fondo ha regalato medaglie olimpiche e il grande slam dello sci nordico (Giochi, Mondiali e Coppa del mondo), la seconda volta abbia cortesemente rifiutato gli oltre 50mila dollari che Playboy era pronto ad offrirle per bissare il servizio senza veli fatto qualche anno prima. La rivista l’aveva infatti immortalata nelle sue forme che nulla hanno a che vedere con le fatiche del fondo e molto condividono con la patinata Hollywood. Non solo. Altra leggenda vuole che già la prima volta, i curatori di Playboy, storditi dalle grazie di Julia, le avessero persino proposto una carriera sotto i riflettori di Los Angeles. Anche in questo caso, la bella siberiana disse di no.
Fatto sta che in questa vigilia torinese di lei si è più parlato per i meriti patinati che per gli indiscutibili successi sulla neve. Forse per questo oggi preferisce bollare e liquidare l’argomento «foto» come un semplice «errore di gioventù». Anche perché la vera impresa della bella siberiana non è stata quella di togliersi i veli. Benché abbia gentilmente declinato le offerte hollywoodiane, la sua vita sembra rubata a una sceneggiatura cinematografica. Tutto accadde in una notte siberiana poche settimane prima delle olimpiadi di Salt Lake City, nell’inverno 2002. Quella sera Julia alzò gli occhi per guardare dritto dritto il marito, Dmitry Lyashenko, e gli domandò: «Che cosa dobbiamo fare?». Julia era incinta e incinta di due mesi andò ai Giochi, incinta di due mesi vinse l’oro nello sprint, incinta di due mesi conquistò l’argento nella 10 km a tecnica classica e, complice la squalifica per doping delle connazionali Danilova e Lazutina, anche il bronzo nella 15 km a tecnica libera. La piccola Olesya nacque nel settembre del 2002. Mamma racconta che alla vigilia dei mondiali dello scorso anno le disse «vinci una medaglia per me» e lei ubbidì. Non c’è bisogno di sottolineare che la piccola ha rifatto la gentile richiesta.
Se la Tchepalova per curriculum sportivo e fotografico è l’indiscussa stella in rosa delle nevi, a Torino sono arrivate altre atlete pronte a contenderle lo scettro di coniglietta olimpica. Che dire, per esempio, della numero uno dello snow board, l’americana Gretchen Bleiler, venticinquenne trionfatrice ai Winter X Games 2005? Fra l’altro, la giovane a stelle e strisce si è fatta ritrarre senza tuta, tavola, senza niente insomma, da Fhm, nota rivista hard per uomini. Un’altra ragazza arruolata per Torino 2006 è la pattinatrice tedesca Anni Friesinger. All’attivo ha due medaglie olimpiche, l’oro nei 1500 a Salt Lake City e un bronzo a Nagano ’98; non solo: fa curriculum il servizio fotografico apparso tempo fa sull’ennesima rivista per soli uomini. Giusto precisare, che la ragazza ha stregato i maschietti germanici posando nuda sui pattini.

Tra le pin up della neve anche, infine e soprattutto la gigantista slovena Tina Maze e la provocante snowboardista Anne Flore Marxer: le foto di quest’ultima hanno fatto il giro del mondo. Il motivo? Semplice, anche Playboy sarebbe arrossito.

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