Luca Tasso
«Erano 88 anni che le Cinque Terre aspettavano il Giro d'Italia. Finalmente, questa attesa sarà premiata e il Giro salderà il suo debito con questa terra meravigliosa». Sono cariche di soddisfazione le parole di Angelo Zomegnan, direttore del Giro d'Italia, nel presentare la diciannovesima tappa del Giro 2006, che prenderà il via da Livorno per concludersi a Sestri Levante, passando attraverso le Cinque Terre. La tappa in questione, l'unica che attraverserà il territorio ligure, non sarà certo delle più semplici, giungendo il giorno successivo ad una cronometro impegnativa come quella di Pontedera, e prevedendo uno strappo finale sui tornanti del passo del Bracco, prima della volata finale in vista dell'arrivo a Sestri Levante. «Questa tappa - continua Angelo Zomegnan - si può considerare, come del resto il ciclismo stesso per sua natura, la metafora della vita. Ricca di saliscendi e di strappi improvvisi, metterà a dura priva la resistenza fisica e nervosa dei corridori in gara, che non dovranno farsi assolutamente distrarre dal panorama che li circonderà. A mio avviso sarà premiato chi manterrà alta la concentrazione fino al traguardo».
Un'analisi quella del direttore del giro, pienamente condivisa dal selezionatore della nazionale italiana Franco Ballerini: «Dopo un inizio sostanzialmente semplice, gli atleti una volta lasciata La Spezia, affronteranno i tornanti che conducono a Pegazzano prima e a Biassa poi. Da qui, attraverso la "Strada dei Santuari", si raggiungerà Volastra di Riomaggiore, dove sarà sistemato il traguardo volante dedicato ai 110 anni della Gazzetta dello Sport e si scenderà fino a Levanto, per poi risalire fino a a Pianpuntasco di Bonassola, il tratto più impegnativo per gli atleti. Passato il passo del Bracco, i corridori dovranno continuare a pedalare a tutta, perché la discesa dolce del Bracco non permetterà a chi sarà in fuga di gestire senza patemi il vantaggio.
Insomma, sarà una tappa combattuta fino al traguardo, di questo possiamo starne certi». L'unico, forse, a non essere molto contento sarà lo spezzino Petacchi, insuperabile nelle volate sul piano, ma in difficoltà nelle tappe più nervose. «Alessandro - spiega il ct Franco Ballerini - essendo di La Spezia ed avendo un carattere molto orgoglioso, darà tutto per fare bella figura. Se poi pensiamo che il Bracco è il suo abituale percorso d'allenamento, pensare ad una sorpresa da parte sua non è poi così azzardato».
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