Citroën da sempre sulla strada dell’innovazione

Originalità, stile e innovazione tecnologica sono elementi che caratterizzano l’identità di Citroën. Ne costituiscono da sempre il suo Dna. Sono presenti già nel 1919, quando André Citroën, dopo aver trasformato l’industria che produceva armi, realizza il suo sogno di costruire auto. Si ispira al modello americano proposto negli Stati Uniti da Henry Ford, applica i moderni sistemi di lavoro industriale (Taylorismo), e realizza le prime linee di montaggio che gli consentono di costruire per la prima volta in Europa, in grande serie, 30 auto al giorno economiche e robuste: la «Type A», vettura parca nei consumi che percorre 100 chilometri con 7,5 litri di carburante. Dal maggio 1919 al dicembre 1921 ne vengono prodotte 24.093, di cui 3mila destinati all’esportazione.
Nel 1924 arriva la Torpedo C2, il primo modello a due posti, destinato alle signore. Nel 1924-25 si realizza la spedizione con veicoli Citroën al centro dell’Africa, un raid di 20mila chilometri che porta 16 automobilisti avventurosi fino a Tananarive. Nel ’25 la casa francese scrive il suo nome con lettere luminose sulla Tour Eiffel: una scritta alta 30 metri, che impiega 250mila lampadine e 600 chilometri di fili elettrici. Nel ’34 ecco la mitica Traction Avant che apre la strada all’automobile moderna. È un condensato di tecnologia d’avanguardia e di soluzioni originali, a partire dalla carrozzeria monoscocca autoportante in acciaio: questa vettura è prodotta in 759mila esemplari nell’arco di 23 anni, record mondiale di longevità per un’auto. L’ultimo modello esce dalla fabbrica il 27 luglio del ’57. Nel ’36 inizia la progettazione della 2 Cavalli. Obiettivo: costruire un’auto caratterizzata da 4 ruote sotto un ombrello, in grado di trasportare quattro persone e 50 chili di patate. I primi prototipi sono del ’39, ma la produzione inizia solo 10 anni dopo; ne vengono sfornate oltre 5,1 milioni fino al 1990. Con il suo motore bicilindrico la Tpv (Très petite voiture) come era chiamata nel suo progetto originario, ha portato il contadino francese sulle quattro ruote e poi tutti i giovani studenti. Citroën corre da sempre lungo la strada dell’innovazione: una delle vette più grandi è stata conquistata nel ’55 con la realizzazione della prima DS, la regina della strada per velocità, comfort e sicurezza.

Quest’auto, eredità della Traction Avant, nata grazie all’estro di Flaminio Bertoni (stilista italiano, di Varese) e André Lefèbvre, è audace nell’estetica e nelle soluzioni tecniche, precorre i tempi e rappresenta una autentica rivoluzione con le sue sospensioni idropneumatiche ad alta flessibilità. Tutti i meccanismi sono assistiti. Quando fu presentata al Salone di Parigi venne prenotata da 12mila automobilisti durante il primo giorno di esposizione. È l’auto amata dal generale De Gaulle.

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