Gli effetti dellindulto sono svaniti e moltissimi criminali, tornati al lavoro due anni fa, sono di nuovo in carcere. Sarà per questo motivo o per conseguenza del «patto per la sicurezza» che a Roma i reati hanno subito una netta flessione.
Una ricerca del ministero dellInterno, anticipata da Il Sole 24 ore, svela che in Italia nel primo semestre 2008 furti, scippi e rapine sono calati mediamente del 10 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007. A Roma, invece, la frenata è stata più brusca e i reati sono scesi del 18 per cento, anche se la capitale resta al settimo posto per numero di episodi criminali rispetto alla popolazione (299,57 ogni 10mila abitanti), preceduta da Milano, Bologna Torino, Genova, Rimini e Firenze.
Nel Paese le denunce fatte alle forze dellordine da gennaio a giugno 2008 si sono mantenute intorno a quota 1348, con un trend in discesa ovunque, ad eccezione di Trieste, Palermo, Brindisi, Messina, Cagliari ed Enna e la notizia incoraggiante è che a Roma la diminuzione è inferiore soltanto a quella registrata a Genova, Padova, Ferrara, Pordenone, Isernia e Treviso. I reati in Italia, invece, sono stati 1.348.492 e di questi 121.672 hanno avuto come teatro la nostra città.
I provvedimenti presi dalla giunta Alemanno per rendere la città maggiormente vivibile, quelli adottati dal Governo, e la rete a maglie strettissime tesa dalle forze dellordine, sono riusciti a ridurre decisamente lazione della microcriminalità di strada: furti e borseggi nel primo semestre di questanno sono stati novemila, con una flessione del 41,63 per cento. Si tratta di reati che solitamente avvengono durante le ore diurne e il calo testimonia lutilità della maggior presenza delle forze dellordine sul territorio.
Il reato più difficile da abbattere resta, però, il furto in abitazione. I topi dappartamento si sono dati da fare parecchio e le denunce sono state più di cinquemila, su un totale nazionale di settantaduemila. Aumentati anche i soggetti maggiorenni denunciati e arrestati che sono stati 19.307 e 8075.
«I dati diffusi dal ministero dellInterno e pubblicati ieri dal Sole 24 Ore rappresentano un risultato importante raggiunto dalla giunta Alemanno - spiega Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza del Comune -. Il calo del 18 per cento è un importante segnale dal quale partire per continuare a migliorare la nostra politica di tutela della legalità e di lotta a ogni forma di degrado».
«Secondo le rilevazioni del Viminale, infatti, i soggetti denunciati e quelli arrestati sono cresciuti - prosegue - e i risultati scaturiscono da una maggiore attività di contrasto da parte di polizia, carabinieri, vigili urbani e guardia di finanza, che hanno avuto un ruolo fondamentale. Il sindaco Alemanno e la sua giunta si sono da subito impegnati per la firma del Patto per Roma Sicura finalizzato a restituire sicurezza alla capitale».
I furti dauto, invece, hanno registrato un meno 19,33 per cento e le rapine un decremento del 16,67 per cento. «Analizzando le cifre sulle attività di contrasto alla criminalità - aggiunge Santori - possiamo rilevare inoltre come, nonostante sia calato il totale dei delitti commessi e allo stesso tempo siano aumentati dell8,28 per cento i soggetti denunciati in libertà, a testimonianza del notevole sforzo messo in campo dal Governo nazionale, e del 14 per centro le persone arrestate».
«È un risultato importante - interviene il sindaco Gianni Alemanno -. Se si guarda al trend di riduzione dei delitti si nota come questo sia costante. Ciò dimostra che le politiche sulla sicurezza, che si sono realizzate, sono efficaci e hanno un riscontro preciso. Non bisogna abbassare la guardia, bisogna insistere su questa strada. Stiamo su quella giusta». «Rimane solo lamarezza - dice il consigliere Samuele Piccolo - che per attuare certe restrizioni e per firmare i vari patti siano morte tante, troppe persone. I provvedimenti presi erano necessari e urgenti. È grazie al loro sacrificio, che ora i romani sono più sicuri».
Corretto è anche il percorso intrapreso sul fronte dei minori, perché sono diminuiti sia i soggetti denunciati (-14,93 per cento) sia quelli arrestati (-32,08 per cento). «In questo contesto - conclude Santori - appare importante non solo il lavoro di prevenzione e di contrasto alla criminalità minorile, ma anche gli interventi sociali e soprattutto laccresciuta attenzione delle famiglie alle problematiche dei figli».
Impresa quasi impossibile, invece, prevenire gli omicidi, che solo da gennaio a giugno sono stati diciassette. Qualche speranza in più nel contrasto delle frodi informatiche (3.531), complicate da scoprire perché attraverso Internet i malviventi riescono a raggiungere ovunque le vittime, rimanendo troppo spesso nascosti.
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