Città del Sole: da deposito Atac a «inno alla luce»

Una torre residenziale di nove piani, ville urbane di grandi dimensioni simili a loft, spazi commerciali, uffici e una biblioteca pubblica che occuperà gli spazi riqualificati di un vecchio deposito Atac. È la «Città del Sole», il complesso che Parsitalia Real Estate, Hines e Inpgi stanno realizzando tra via della Lega Lombarda, viale delle Province, via Giano della Bella, via Arduino e via Pietro l’Eremita su un’area dismessa alcuni anni fa dall’azienda del trasporto pubblico, presentato ieri mattina alla fiera milanese del settore immobiliare, Expo Italia Real Estate. Una «vera e propria sfida per la riqualificazione di Roma, molto attenta all’ecosostenibilità», ha spiegato l’amministratore delegato di Parsitalia, Luca Parnasi, per la quale sono stati messi in campo finanziamenti complessivi per 100 milioni di euro.
«Arrivare a Roma per noi è importante - ha detto l’ad Manfredi Catella - questo secondo progetto romano in partnership con il gruppo Parnasi è un’occasione importante per iniziare a guardare, anche in prospettiva, al mercato romano». «Profilo strategico» anche per la partnership del soggetto istituzionale, l’Inpgi. «Con questo progetto, torniamo a fare sviluppo nel profilo del risparmio previdenziale, con attenzione al basso rischio e allo sviluppo sociale. Una straordinaria occasione - ha commentato il presidente della cassa previdenziale dei giornalisti, Andrea Camporese - per inserirsi nel ridisegno di un quadrato importante della città, anche dal punto di vista viabilistico». Consegna dei lavori, ha assicurato Parnasi, prevista già per l’inizio del 2012. «I lavori sono partiti. Abbiamo un cronoprogramma molto serrato e riusciremo a consegnare nei tempi indicati».
La «Città del Sole», ha spiegato Parnasi, si svilupperà su una superficie complessiva di 11.800 metri quadrati, inserendosi in una posizione strategica, a meno di un chilometro da piazza Bologna, dall’università «La Sapienza» e dal Policlinico Umberto I, e a circa cinquecento metri dalla nuova stazione Tiburtina, che diventerà l’hub principale dell’Alta Velocità tra Roma e Milano. Grandi vetrate caratterizzeranno sia le ville urbane che gli appartamenti nella torre e gli spazi commerciali ai piani bassi delle strutture. Principio cardine del progetto, come ricorda, infatti, il nome stesso del complesso, l’attenzione all’ecosostenibilità. Gli edifici della Città del Sole sono stati pensati come solidi cristallini che galleggiano sospesi sullo spazio continuo della città. Un complesso disarticolato che si apre verso l’intorno urbano e verso gli elementi naturali: il vento e l’aria che attraversano i differenti volumi, entrano negli spazi interni delle abitazioni, delle piazze, dei negozi e degli uffici. La trasparenza del vetro cattura la luce del sole e ne trattiene l’energia; il verde delle piazze, dei giardini e delle serre, entra all’interno del tessuto e permea gli spazi della città. «Abbiamo lavorato moltissimo per valorizzare questo aspetto, non solo per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma anche nell’impiego di materiali passivi come le vernici antismog», ha spiegato l’ad di Parsitalia.


Infine, ma non certo meno importante, l’aspetto socio-culturale, con sette appartamenti destinati all’housing sociale a canoni mensili ribassati e il progetto della biblioteca che, inserita nel vecchio e malmesso deposito dell’Atac, ne conserverà la memoria storica, mantenendone inalterate le strutture portanti.

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