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Una cittadina del Nebraska vota su una contestata legge anti-immigrazione

Un referendum su misure locali che renderanno impossibile per i clandestini ottenere un lavoro o prendere in affitto una casa

«Siamo minacciati da una inondazione. Se il governo non ci aiuta dobbiamo cavarcela da soli». Per gli abitanti di Fremont, una cittadina del Nebraska di 25 mila persone, lì«inondazione» è quella degli immigrati ispanici. Un controverso referendum li ha chiamati lunedì a votare su misure locali che renderanno impossibile per gli immigrati clandestini ottenere un lavoro o prendere in affitto una casa.
Il referendum segue l'approvazione in Arizona di una legge altrettanto controversa che concede alla polizia il potere di chiedere i documenti a tutti i passanti sospettati essere giunti illegalmente negli Stati Uniti. La differenza è che mentre lo stato dell'Arizona è sicuramente terra di frontiera, per i suoi estesi confini con il Messico, la cittadina del Nebraska è situata ben lontano dal confine.
Ma gli abitanti di Fremont, in gran parte di origini svedesi e tedesche, si considerano in prima linea sul fronte dell'immigrazione. Nel 1990 in città vivevano 165 ispanici. Adesso sono oltre duemila e la cittadina del Mid-west pullula di ristoranti messicani.
Gli abitanti favorevoli alla misura anti-clandestini accusano i neo-immigrati di portar via i posti di lavoro (concentrati nell'industria della carne) e di usufruire dei servizi sociali, dalle scuole alle strutture mediche, senza mettere in circolazione il denaro guadagnato, spedito in gran parte ai familiari rimasti in Messico. «Non siamo razzisti. Ma le regole devono essere uguali per tutti. Se volete vivere qui mettetevi in regola», afferma Clint Walraven, favorevole alle misure anti-clandestini.
«Questa gente non è venuta qui per causare problemi - ribatte Ariadne Marquez, che invece si oppone alle misure - Vogliono mantenere le loro famiglie, come tutti noi».
L'Aclu, il maggior gruppo per la difesa dei diritti civili, ha già fatto sapere che, in caso di vittoria della misura anti-illegali, farà causa alle autorità della cittadina che hanno calcolato in un milione di dollari l'anno le spese legali.
Un altro argomento contro le misure è che il problema della immigrazione deve essere risolto a livello federale e non con una raffica di misure locali che possono soltanto complicare le cose. Ed è qui che scatta la tesi dell'«inondazione»: se il governo resta con le mani in mano spetta agli abitanti darsi da fare per salvare la loro città dal pericolo.
Da notare che il tasso di disoccupazione è a Fremont del 4,9 per cento: quasi la metà della media nazionale (che sfiora il dieci per cento). Ma il timore è che il benessere di Fremont incentivi gli arrivi di altri immigrati.

L'Amministrazione Obama, che ha già condannato la legge approvata in Arizona, guarda con preoccupazione alle iniziative anti-immigrati simili a quella votata a Fremont.

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