
Controlli sempre maggiori così da evitare brutte sorprese e ridurre al minimo i rischi delle transazioni bancarie: si possono considerare in questo modo le novità sui bonifici che saranno pienamente operative da giovedì 9 ottobre e che rientrano nell'ambito di un cambiamento iniziato già alcuni mesi fa con l'equiparazione dei prezzi tra quelli tradizionali e quelli istantanei.
Il nuovo Regolamento
La Normativa Ue 204/886 prevede, infatti, che i pagamenti istantanei debbano essere estesi a tutti i canali compresi quelli tradizionali: in pratica, da ottobre sarà possibile garantire questa possibilità a tutti i clienti che hanno un conto di pagamento sia dagli strumenti più moderni quali possono essere le app, i siti di home banking ma anche dalle tipologia di bonifico tradizionale come quello fiscale, singolo, multiplo e così via.
Controlli più serrati
Un'altra importante novità è contraddistinta dal fatto che le banche controlleranno, prima che la cifra dei bonifici arrivi effettivamente ai destinatari, sia le credenziali che l'Iban di chi dovrà ricevere i soldi. Questa nuova verifica del beneficiario si chiama Vop (Verification of Payee): in maniera più approfondita, dunque, gli istituti bancari dovranno verificare tutti i dati corrispondano: a quel punto, una volta ricevuto il via libera, l'utente potrà procedere con il bonifico senza problemi.
Viceversa, dovessero verificarsi incongruenze che riguardano o l'Iban oppure il nome del beneficiario, la banca non avrà più la responsabilità di una transazione che non va a buon fine. Insomma, diventa fondamentale e sempre più stringente questa sorta di "doppio controllo". È comunque importante specificare che, come funziona già adesso, va prestata la massima attenzione all'inserimento corretto dei dati visto che i bonifici istantanei, che dopo 10 secondi erogano la somma di denaro, non saranno più revocabili.
Novità sui bonifici istantanei
Un altro cambiamento riguarda le transazioni istantanee con la
possibilità di effettuarli in modalità "futura": questa novità riguarderà inizialmente il nostro Paese mentre, per le nazioni europee dove non vige l'Euro, questa possibilità sarà disponibile soltanto a partire dal 2027.