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Il bonus Renzi è sparito dalla busta paga? Ecco come recuperarlo

L'unico strumento per recuperare le somme spettanti sarà la dichiarazione dei redditi 2023

Il bonus Renzi è sparito dalla busta paga? Ecco come recuperarlo

Sparito dalle buste paga di numerosi lavoratori dipendenti a causa delle modifiche apportate nel corso del 2022, il bonus Renzi sarà recuperabile tramite la dichiarazione dei redditi.

I cambiamenti

Gli unici a continuare a percepirlo con lo stipendio sono stati i lavoratori dipendenti e assimilati con reddito inferiore a 15mila euro. Le regole di accesso al contributo sono infatti cambiate proprio lo scorso anno, principalmente a causa dell'entrata in vigore del nuovo Irpef, che ha sancito il passaggio da 5 a 4 aliquote con diversi scaglioni. Ciò ha avuto ovviamente ripercussioni nella curva delle detrazioni e nella quantificazione dei bonus, incidendo sul trattamento integrativo.

A causa di tali modifiche, nel 2022 numerosi lavoratori dipendenti, pur avendo comunque un reddito basso, hanno visto sparire dalla busta paga i 100 euro e la relativa voce "trattamento integrativo". Ciò nonostante, il bonus Renzi sarà recuperabile per coloro che si collocano nella fascia di reddito compresa tra 15 e 28mila euro l'anno: questi lavoratori dipendenti, infatti, potranno ottenere il rimborso Irpef in dichiarazione dei redditi.

Rimborso in dichiarazione

Come accennato, il contributo è stato percepito con continuità in busta paga solo da chi ha documentato redditi inferiori al 15mila euro (ricordando comunque che il bonus Renzi prevedeva un minimo di 8.174 euro di reddito). Tuttavia il beneficio spettava anche ai lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 15mila e 28mila euro, sempre che la somma delle detrazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre fosse superiore al totale dell'imposta lorda.

L'unico modo di recuperare gli importi spettanti per coloro che hanno visto sparire la voce dalla propria busta paga è fare la dichiarazione dei redditi, nella quale saranno presi in considerazione, per l'appunto, tutti gli importi relativi all'anno di imposta compreso tra 1 gennaio e 31 dicembre 2022 (anno in cui sono state apportate le modifiche al bonus).

Bisognerà attendere il 30 aprile, giorno in cui il modello 730 sarà disponibile per i lavoratori dipendenti. In genere i primi conguagli per il rimborso sono erogati nelle buste paga di luglio, quindi in sostanza in quelle pagate nel mese di agosto. Sarà necessario, pertanto, attendere almeno fino ad allora per ottenere i rimborsi degli importi già spettanti.

Le detrazioni su cui verrà calcolato il rimborso del bonus Renzi sono quelle riportate agli articoli 12 e 13 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir), vale a dire redditi da lavoro dipendente e assimilati, familiari a carico, spese saniterie, mutui agrari, mutui immobiliari per acquisto della prima casa (entro il 31 dicembre 2022), spese per i lavori in casa (ad esempio ristrutturazioni e opere di riqualificazione energetica) ed erogazioni liberali.

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