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"Un cancro per le famiglie". Cosa sta succedendo ai prezzi

L'inflazione costringe gli italiani al caro-vita praticamente su tutto: dall'aumento dei prezzi sui generi alimentari a quelli sulle vacanze c'è sempre il segno più. Ecco la denuncia del Codacons e le soluzioni da adottare

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Il Ponte del 2 giugno è l'ennesima occasione per non far quadrare i conti: il caro-prezzi costringe milioni di italiani a una mini-vacanza mordi e fuggi non superiore a una o due notti fuori casa perché è aumentato tutto. Dagli ombrelloni al carrello della spesa, dai costi per le bollette alle vacanze che non tutti potranno permettersi quest'estate, l'inflazione è una tenaglia per le famiglie italiane alle prese con l'ardua impresa di far quadrare i conti.

La denuncia del Codacons

"Il caro-prezzi rappresenta a tutti gli effetti un 'cancro' per milioni di famiglie, tanto più aggressivo quanto più basso è il reddito dei nuclei - ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando i dati sull'inflazione di Bankitalia - Basti pensare che per le famiglie più povere il tasso di inflazione a dicembre 2022 ha raggiunto, secondo Bankitalia, il 17,9%, contro il 9,9% dei nuclei con reddito più alto. Una diseguaglianza che allarga la forbice tra cittadini ricchi e cittadini meno abbienti, e influisce sulla ricchezza delle famiglie".

Secondo Rienzi, molti italiani dovranno intaccare i propri risparmi per poter avere una boccata d'ossigeno. Quella che viene definita emergenza sta proseguendo anche nel 2023. "Gli ultimi dati Istat ci dicono infatti che per i beni primari come alimentari e carrello della spesa la crescita dei prezzi è ancora molto sostenuta (rispettivamente +11,9% e +11,3% a maggio)", aggiunge il Codacons. Lo abbiamo visto sul Giornale.it: luce, acqua, gas "corrono", rimangono più o meno stabili su valori elevati con un effetto a cascata rilevante su tutti gli altri beni e servizi. A questi rincari si devono aggiungere, quindi, quelli su ristoranti e strutture ricettive in genere.

Quali soluzioni

"Servono quindi misure urgenti per calmierare i listini al dettaglio, e il governo deve inserire l'emergenza prezzi come priorità della sua agenda", ha sottolineato il Codacons. Come detto all'inizio, un esempio lampante della situazione attuale deriva proprio da questo lungo fine settimana festivo. Se nel 2022 gli italiani hanno passato fuori quasi quattro giorni di vacanza spendendo circa 389 euro pro-capite, quest'anno la spesa sui viaggi, alloggi, ristorazione e divertimenti è aumenta del 9,2%, con un aggravio pari a 36 euro pro-capite. "Situazione analoga per chi andrà all'estero: la spesa complessiva sale da una media di 856 euro pro-capite agli attuali 917 euro, con un aggravio del 7,1%", ha spiegato Rienzi analizzando gli ultimi dati Istat. A queste cifre va agguinto il +15,2% su hotel e motel, 8.2% in più sui villaggi vacanza e +5,7% su bar e ristoranti per non parlare dei voli aerei nazionali, una delle note più dolenti, con rincari del 43,2%.

"Un pessimo segnale in vista delle vacanze estive, che rischiano di essere ricordate come le più costose di sempre", ha concluso Rienzi.

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