I punti chiave
Due importanti novità che semplificheranno, non poco, la burocrazia in materia sanitaria: è quanto contenuto nel Ddl (Disegno di legge) sulle semplificazioni che aiuteranno non soltanto i pazienti ma anche i medici di medicina generale sia per quanto riguarda la prescrizione del certificato di malattia ma anche per le ricette.
Cosa cambia sui certificati di malattia
La Federazione Italiana dei Medici di Medicina generale (Fimmg) spiega che il nuovo provvedimento, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, entrerà in vigore il 18 dicembre (diventando operativo nel 2026). Nel primo caso sarà possibile, grazie alla telemedicina (o televisita) che il proprio medico curante possa rilasciare un certificato di malattia al paziente così da evitare che la persona ammalata debba recarsi, necessariamente, nello studio. In pratica, grazie all'articolo 58, la visita specialistica potrà avvenire da remoto, grazie a pc e smartphone ovviamente dotati di telecamera, e i camici bianchi potranno prescrivere il certificato richiesto dopo tutte le verifiche del caso (il rilascio, ovviamente, non è "automatico"):
"Quando accadrà? Non immediatamente", sottolinea la Federazione Italiana dei Medici di Medicina generale, spiegando che "la legge, infatti rinvia ad un successivo Accordo che sarà assunto in Conferenza Stato-Regioni, senza indicare nessuna precisa scadenza: in questa sede, su proposta del ministro della Salute, saranno definiti i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione. Fino ad allora resteranno in vigore le regole attuali: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente".
Cosa cambia sulle ricette
La seconda novità del provvedimento è invece contenuta nell'articolo 62 e riguarda la possibilità che avranno medici di medicina generale di prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi evitando, in questo caso, di ripetere molte volte la stessa ricetta e rendendo molto più snello questo sistema. "Anche questa non sarà subito operativa ma entro 90 giorni a partire dal 18 dicembre, quando entrerà in vigore la legge, previo decreto attuativo del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell'Economia che definirà le modalità di attuazione della norma anche per garantire che non ci siano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica", sottolinea ancora la Fimmg.
È
ipotizzabile, dunque, che entro marzo 2026 entrambe le novità siano pienamente operative dal momento che il tempo intercorrente tra la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l'entrata in vigore non sia superiore a 90 giorni.