
Se dallo scorso primo luglio sono arrivate le nuove bollette luce e gas, che dovrebbero essere più chiare e leggibili grazie alle regole introdotte da Arera, è il momento giusto per guardare anche al modo in cui misuriamo i consumi. La fattura “2.0”, con lo “scontrino dell’energia” e il “box dell’offerta” in evidenza, ci mostra finalmente quanto paghiamo davvero per ogni kWh o metro cubo.
Ma per sfruttare al meglio questa trasparenza servono dati reali e aggiornati: qui entrano in gioco i contatori intelligenti, di prima e seconda generazione, che misurano e trasmettono quasi in tempo reale le nostre abitudini energetiche. Cerchiamo di conoscere meglio il funzionamento di questi strumenti presenti da qualche tempo nelle nostre case, la loro evoluzione, i vantaggi e gli elementi cui porre attenzione.
Cosa sono e come funzionano
I contatori intelligenti (o smart meter), sono dispositivi elettronici che misurano con precisione i consumi di luce e gas e li trasmettono quasi in tempo reale al gestore, tramite onde radio o linee elettriche (tecnologia Plc). Al loro interno, sensori avanzati registrano i consumi in momenti specifici, con una frequenza anche di 15 minuti per l’elettricità di seconda generazione.
Se fino a qualche anno fa, quindi, il contatore era solo un “misuratore” muto che richiedeva la visita periodica di un tecnico, oggi è sempre più un piccolo “cervello elettronico” capace di comunicare con il fornitore e con gli utenti. Questi dispositivi stanno ora entrando in una seconda fase evolutiva: dopo la prima generazione, è arrivata quella 2G per l’elettricità insieme con i nuovi modelli digitali per il gas.
Dal vecchio al nuovo: cosa cambia
I contatori tradizionali registravano i consumi ma non li trasmettevano. Per avere una lettura aggiornata era necessario, come detto, l’intervento di un operatore e le bollette erano spesso calcolate su stime. Con i nuovi dispositivi e grazie alla comunicazione bidirezionale, non solo i dati arrivano automaticamente al fornitore, eliminando stime e conguagli, ma l’operatore può anche intervenire da remoto per attivazioni, modifiche contrattuali, aggiornamenti o diagnosi dei guasti.
Le letture diventano più frequenti e dettagliate, così l’utente sa con precisione quanto consuma nelle diverse fasce orarie; un display digitale (sul contatore o tramite app) mostra in tempo reale consumi, codice Pod/Pdr, eventuali anomalie o lo stato della valvola gas.
Il contatore smette così di essere un “numero su un quadrante” e diventa uno strumento di monitoraggio e gestione.
I vantaggi
Per le famiglie e le piccole imprese si possono annoverare come benefici:
bollette più trasparenti: niente più stime, ma consumi reali;
consapevolezza: si può vedere quanta energia si utilizza giorno per giorno, ora per ora, individuando sprechi e spostando l'impiego degli elettrodomestici nelle fasce più convenienti;
sicurezza e rapidità: eventuali perdite o malfunzionamenti vengono rilevati più facilmente;
nuove offerte: con dati più precisi nascono tariffe orarie più flessibili e integrazioni con sistemi di smart home per gestire meglio i consumi.
Per i distributori significa meno costi di gestione e interventi più mirati, ma alla fine anche l’utente ne beneficia, perché il servizio può diventare più efficiente.
Possibili criticità
Ci sono però alcuni elementi da tenere presenti:
- privacy: i dati raccolti sono molto dettagliati; servono regole chiare su chi li gestisce e come vengono protetti;
- costi: l’installazione dei nuovi contatori ha un prezzo che può riflettersi, almeno in parte, nelle tariffe;
- tecnica e copertura: nelle zone remote possono esserci problemi di trasmissione dati o ritardi nell’installazione;
- comprensione: se non si sa come leggere i dati o usare le fasce orarie, si rischia di non sfruttare i vantaggi.
- tariffe e flessibilità: in prospettiva, con meccanismi di modulazione dei consumi (“demand response”), chi non può spostare l’uso degli elettrodomestici fuori dalle ore di punta potrebbe pagare di più;
- cybersecurity: come ogni dispositivo connesso, anche il contatore va protetto da intrusioni e manipolazioni.
- esposizione alle onde radio del sistema di comunicazione, che viene comunque considerata trascurabile.
Italia in prima fila
Il nostro Paese è stato uno dei pionieri nell’adozione dei contatori elettronici. Oggi è in corso la sostituzione con i modelli di seconda generazione per l’elettricità, che consentono letture quasi in tempo reale e funzioni avanzate. Per il gas, i contatori digitali offrono già telelettura, telecontrollo e display con informazioni utili. Nelle zone rurali o con difficoltà di rete l’operazione richiederà più tempo, ma la direzione è chiara: più dati e più controllo per consumatori e operatori.
Con questi dispositivi, bollette e consumi non viaggiano più su binari separati: la lettura frequente dei dati, la possibilità di controllare e programmare l’uso degli elettrodomestici e l’eliminazione delle stime trasformano la nuova bolletta in uno strumento di gestione consapevole, non solo di pagamento.
Alcune compagnie energetiche, comunque, consigliano di non rinunciare del
tutto alle letture dirette del contatore: comunicare ogni tanto, per esempio ogni tre/sei mesi, l’autolettura, resta una buona prassi per verificare eventuali scostamenti e mantenere allineati i dati.