Arriva l'osservatorio multe, verifiche su sanzioni e autovelox: come funziona

Il progetto è stato inserito in un emendamento al decrero P.a all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera

Arriva l'osservatorio multe, verifiche su sanzioni e autovelox: come funziona
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Con l'obiettivo di arginare il fenomeno delle multe selvagge, il governo intende varare a breve l'osservatorio nazionale sulle sanzioni da Codice della strada, che sarà istituito e gestito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le contravvenzioni, che dovrebbero finire sotto la lente d'ingrandimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo quanto previsto da un emendamento dei relatori al decreto Pubblica amministrazione e sport depositato in commissione Affari costituzionali della Camera, portano ogni anno circa 3 miliardi di euro nelle casse dei comuni italiani.

Una cifra decisamente rilevante, quella che i sindaci mettono annualmente a bilancio per risanare i conti dell'ente locale che amministrano: tuttavia questo denaro non viene generalmente impiegato, o se ciò accade solo in minima parte, per effettuare interventi specifici in grado di incrementare il livello di sicurezza stradale. Se si aggiunge che talvolta parte di questa cifra non può essere riscossa, rientrando quindi in bilancio come passività e generando ulteriori squilibri, il quadro della situazione per cui si sta pensando di ideare un osservatorio nazionale creato ad hoc appare ancora più chiaro. Ad ora il progetto è stato inserito in un emendamento al decrero P.a all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera: è bene specificare che, trattandosi di un emendamento dello stesso relatore, esso sarà quasi di sicuro approvato.

Le associazioni dei consumatori, da sempre sensibili al tema delle multe selvagge, accolgono con entusiasmo tale novità, ma attendono di essere a conoscenza delle modalità con cui verrà attuata e dei poteri di cui tale organismo potrà disporre. Non sono stati diffusi ancora specifici dettagli, ma l'emendamento spiega che l'osservatorio nazionale gestito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti "sovraintende alla trasparenza e all'utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative e all'uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità, verifica le segnalazioni delle associazioni dei consumatori e può avviare indagini conoscitive". La presidenza spetterà per 5 anni, nel caso rinnovabili, a un esperto. Resta ancora da chiarire se e come eventualmente si potrà decidere di intervenire nei riguardi di un Comune ritenuto inadempiente.

Come ricordato dal presidente del Codacons Carlo Rienzi i soli autovelox installati nei principali 20 comuni italiani"hanno garantito incassi per circa 76 milioni di euro", e che"tali apparecchi garantiscono anche a piccoli comuni con pochi abitanti proventi per milioni di euro".

"L'istituzione di un osservatorio aiuterebbe a capire non solo come gli enti locali usano i proventi delle sanzioni, ma anche se le multe sono usate dai comuni per aumentare la sicurezza stradale oppure, come temiamo, allo scopo di fare cassa", considera, come riportato dall'Ansa, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

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