
Come è stato detto nei giorni scorsi, a breve arriverà un importante cambiamento nelle modalità di verifica delle forze dell'ordine impegnate nei controlli su strada: dal primo giugno, infatti, potranno avvalersi del sistema di accertamento elettronico permesso dal Ced del ministero dell'Interno. In questo modo poliziotti e carabinieri potranno consultare tutta una serie di dati riguardanti il conducente, e non ci sarà più bisogno del supporto cartaceo. In sostanza, dunque, decadranno patente e libretto di circolazione, anche se resterà necessario portare con sé i documenti da presentare nel caso in cui il sistema informatico non sia disponibile.
Ma cosa sappiamo del Ced? Si tratta, in sintesi, di una banca dati messa a disposizione delle forze dell'ordine dal ministero. Ced è l'acronimo di Centro elaborazione dati ed un grane database costantemente aggiornato che racchiude una svariata serie di informazioni. Il sistema è stato istituito dall'art. 8 della Legge n. 21 del primo aprile 1981, e negli anni ha continuato a svilupparsi. Per legge, i membri delle forze dell'ordine sono tenute a far confluire nel Ced tutte le informazioni e le valutazioni raccolte durante i controlli, in modo tale che i dati siano disponibili al fine di futuri controlli. Tramite richiesta scritta, i cittadini hanno facoltà di sapere quali dati che li riguardano sono confluiti nel Ced. In caso di violazioni della privacy, c'è anche la possibilità di cancellare, convertire in forma anonima, rettificare o integrare le informazioni.
Tornando ai controlli delle forze dell'ordine, agli agenti preposti alle verifiche su strada sarà sufficiente inserire il codice della targa per accedere a tutti i dati associati al veicolo. In questo modo la verifica sarà più rapida ed efficiente. Carabinieri, agenti di polizia, polizia stradale e polizia municipale potranno rapidamente risalire a informazioni relative allo stato della patente del guidatore, dettagli sul libretto di circolazione, stato dell'assicurazione del mezzo, date della revisione e presenza di eventuali fermi amministrativi.
In pratica sapranno praticamente tutto ciò che riguarda il mezzo e chi lo conduce. Sarà quindi molto difficile nascondere certe irregolarità.
Se sorpresi a circolare con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo si rischia una multa da 1.984 a 7.937 euro, con tanto di sequestro della vettura. Una revisione scaduta, invece, può comportare una sanzione che va da 173 a 694 euro.
Da ricordare, inoltre, che il passaggio al sistema di accertamento elettronico non autorizza a circolare senza patente e libretto. Essere sorpresi senza questi due documenti può tradursi in una multa da 42 a 173 euro.