
I controlli stradali sono pronti a cambiare faccia a partire dal prossimo 1° giugno, quando ci sarà il consolidamento di una prassi che ha già iniziato a diffondersi negli ultimi mesi: le forze dell'ordine preposte alle verifiche, anche nei posti di blocco, opereranno infatti tramite l'analisi del Ced, mettendo così in secondo piano la tradizionale accoppiata patente e libretto. Ciò non significa che questi documenti verranno accantonati definitivamente nelle operazioni di controllo, ma che farà testo quanto riportato nel "Centro Elaborazione Dati" del ministero dell'Interno.
Questo genere di verifica, molto più dettagliata e approfondita, farà sì che ci siano meno possibilità per un'automobilista non in regola di poter evitare una sanzione. Gli uomini in divisa preposti ai controlli stradali potranno infatti fare affidamento su un sistema di accertamento elettronico che consentirà loro di accedere al Ced, un'enorme banca dati digitale all'interno della quale sono raccolti e catalogati tutte le informazioni essenziali sulle autovetture e sui conducenti.
Grazie allo sconfinato archivio le forze dell'ordine possono disporre di dati sulla patente, sul libretto, sull'assicurazione del mezzo, sulla revisione e sulla presenza di eventuali fermi amministrativi: il tutto con un semplice clic, senza più la necessità, quindi, di dover chiedere all'automobilista documenti alla mano. Grazie al Centro Elaborazione Dati del Ministero dell'Interno, che viene aggiornato in tempo reale, sarà pressoché impossibile che sfugga alle verifiche anche il più piccolo dei dettagli o delle eventuali irregolarità.
È sufficiente inserire la targa dell'auto per avere a schermo tutti i dati relativi al mezzo: ecco spiegato il motivo per cui carabinieri, poliziotti e agenti di municipale e stradale non hanno più la necessità di chiedere patente e libretto. Ciò non significa che decade l'obbigo di portarli con sé: entrambi restano documenti da tenere in auto, specie per far fronte a situazioni in cui ad esempio il sistema telematico abbia problemi o mancanza di copertura di rete.
Qualora il Ced segnalasse una revisione scaduta si rischierebbe un a sanzione amministrativa da 173 a 694 euro, con tanto di sequestro del mezzo in caso di recidività.
Più pesante la pena se si circola con un mezzo sottoposto a fermo amministrativo, con multe che vanno da 1.984 a 7.937 euro, più sequestro immediato dell’auto. Come detto patente e libretto, messi in secondo piano, restano comunque obbligatori: se non si hanno in auto si rischia una multa che va da 42 a 173 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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