
Imu e Irpef, ossia Imposta Municipale Propria per chi possiede un immobile e Imposta sul reddito delle persone fisiche. Solitamente con gli immobili non locati vale un effetto sostitutivo fra Imu e Irpef: in sostanza, sugli immobili viene applicata l'Imu, e il versamento dell'imposta fa in modo che non sia dovuta anche l'altra. Le cose però non stanno sempre così. Vi sono dei casi in cui il cittadino è tenuto a pagare entrambe le imposte.
Ciò avviene quando l'immobile non locato risulta essere ubicato nel Comune in cui risiede l'abitazione principale. Esaminiamo dunque la normativa. All'articolo 8, comma 1 del decreto legislativo 23 datato 2011 si legge: "L'imposta municipale propria è istituita, e sostituisce, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili, fatto salvo quanto disposto nel successivo articolo 9, comma 9, terzo periodo". L'articolo 9 spiega infatti che: "Sono comunque assoggettati alle imposte sui redditi ed alle relative addizionali, ove dovute, gli immobili esenti dall'imposta municipale propria. Fermo restando quanto previsto dai periodi precedenti, il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso comune nel quale si trova l'immobile adibito ad abitazione principale, assoggettati all'imposta municipale propria, concorre alla formazione della base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali nella misura del cinquanta per cento".
Ne consegue che l'effetto sostitutivo di cui si è parlato in precedenza vale solo per quegli immobili non locati presenti in comuni diversi rispetto al comune in cui risiede la casa principale. Quando gli immobili si trovano nel medesimo comune il cittadino è tenuto a versare l'Imu e il 50% dell'Irpef. Il proprietario di un immobile non locato che si trova nel medesimo comune dell'abitazione principale è quindi tenuto a pagare l'Imu, versare il 50% dell'Irpef e applicare una maggiorazione alla rendita catastale di un terzo.
La normativa è stata pensata per portare i proprietari di immobili a dare in locazione gli edifici sfitti.
Del resto, se questi si trovano nel medesimo comune dell'abitazione principale non vi è alcuna ragione che questi restino a disposizione, dato che il proprietario ha già una casa in quel territorio. Al contrario, un immobile non locato presente in un altro comune può effettivamente risultare utile, ecco perché viene permesso l'effetto sostitutivo fra Imu e Irpef.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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