
I punti chiave
Una novità hi-tech che era stata accolta con tutti i favori del caso ma che adesso viene stoppata dal Garante per la Privacy: stiamo parlando del riconoscimento facciale negli aeroporti italiani, nel caso specifico di Milano Linate dove si chiama "Faceboarding" visto che già a Roma Fiumicino (dove si chiama "You Board") è stato bloccato qualche tempo fa.
Le cause
Prima di capire i perché ricordiamo che si tratta di un sistemo biometrico che agevola notevolmente i viaggiatori visto in qualsiasi zona aeroportuale, dal ceck-in all'imbarco, non dovevano più tirar fuori documenti e carte d'imbarco ma mostrare soltanto il proprio volto. Il Corriere della Sera ha visionato in anteprima questo provvedimento datato 11 settembre in cui il Garante spiega per filo e per segno quali sono i rischi. I viaggiatori, infatti, non hanno "controllo attivo sui propri dati biometrici, che rimangono nell’esclusiva disponibilità del gestore aeroportuale" e che si attende una maggior tutela per quelle informazioni che potrebbero finire nelle mani sbagliate. Ecco che, da qualche giorno, è arrivata la "limitazione provvisoria" di Faceboarding a Linate "per il tempo necessario a consentire all’autorità il completamento dell’istruttoria avviata".
Cosa ne pensa la Sea
La Sea (Societàb Esercizi Aeroportuali) di Linate ha confermato al quotidiano che il riconoscimento facciale non è più attivo. "Tale decisione fa seguito al provvedimento notificato dal Garante in conclusione a una serie di verifiche sul sistema aeroportuale e basato principalmente sull’Opinion 11/2024 non vincolante del Comitato europeo rilasciata per un caso ritenuto similare". Dalla società hanno anche aggiunto che "il servizio era stato presentato al Garante italiano sin dal dicembre 2019, è stato oggetto di periodiche interlocuzioni con l’autorità in merito alla sua evoluzione ed implementazione".
Dall'altro lato, Sea sottolinea quanto sia importante l'innovazione per i passeggeri: non è obbligatoria ma ci si può facoltativamente registrare e i vantaggi sono enormi in termini di tempo e
fluidità "in linea con i servizi tecnologi innovativi", ha precisato la società. Tra le parti sono già stati avviati i dialoghi per ripristinare il servizio quanto prima così da poter agevolare i viaggiatori.