Incentivi auto, pubblicato il decreto: ecco tutto quello che c'è da sapere

Il bonus è ottenibile acquistando entro il 30 giugno 2026 una vettura elettrica e rottamandone una dotata di motore termico fino a Euro 5

Incentivi auto, pubblicato il decreto: ecco tutto quello che c'è da sapere
00:00 00:00

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è stata tracciata la via del decreto 8 agosto 2025 finalizzato a incentivare l'acquisto di auto elettriche.

Il regolamento del bonus, formato da 17 articoli, prevede il sostegno a determinate fasce di beneficiari, con massimo 11mila euro a fondo perduto per cittadini con Isee inferiore a 40mila euro e 20mila euro per le microimprese. La novità principale è relativa alla modalità di prenotazione, dal momento che dovrà essere il potenziale beneficiario a registrarsi sulla piattaforma realizzata ad hoc da Sogei, società generale d'informatica interamente gestita dal ministero dell'Economia e delle Finanze, ancora in fase di sviluppo.

L'importo

Per poter accedere all'incentivo, riconosciuto sotto forma di sconto sul prezzo di vendita, occorre che l'acquisto del veicolo elettrico sia effettuato entro e non oltre il prossimo 30 giugno 2026 e che al contempo si rottami un'auto con motore termico fino a Euro 5.

La misura destinata ai privati cittadini prevede un tetto massimo di 11mila euro qualora l'acquirente abbia un Isee entro i 30mila euro, e di 9mila euro se la soglia resta al di sotto di 40mila euro. Per quanto concerne le microimprese, quelle cioè che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo inferiori a 2 milioni di euro, l'importo del bonus può coprire al massimo il 30% del valore totale al netto dell'Iva, con un tetto di 20mila euro.

Le aree urbane funzionali

Un importante requisito è quello relativo alla limitazione territoriale: per accedere agli incentivi occorre la residenza in una zona urbana funzionale/Fua (Functional Urban Area), una "stretta" che è stata molto criticata dalle associazioni dei consumatori perché esclude una buona metà di contribuenti italiani.

Si intende così definire, secondo l'Istat, un aggregato di comuni contigui, composti da una City, unità amministrativa locale in cui la maggioranza della popolazione vive in un centro urbano con almeno 50mila abitanti, e dalla cosiddetta "commuting zone", ossia quelle aree definite dai flussi di pendolarismo per questioni di lavoro censite nel 2011. Attualmente le Fua italiane riconosciute in modo ufficiale sono 83: si parla, secondo i dati raccolti nel 2023, di 1.892 comuni per un totale di 32.892.611 abitanti, il 55,8% della popolazione totale italiana.

Privati

Accedono agli incentivi i privati residenti in una Fua con Isee inferiore a 40mila euro: si parla, come detto di 11mila euro massimi per Isee inferiori ai 30mila euro e di 9mila euro entro i 40mila. È possibile comprare un'auto nuova di categoria M1 a trazione esclusivamente elettrica, e il prezzo di listino ufficiale del mezzo deve essere inferiore ai 35mila euro al netto di Iva e optional, ovvero 42.700 euro Iva inclusa e optional esclusi.

Il bonus è riconosciuto a un solo cittadino per nucleo familiare, il quale dovrà risultare primo intestatario da almeno sei mesi del veicolo obbligatoriamente da rottamare, fino a Euro 5. La misura potrà essere erogata a favore del sopra citato intestatario o di un altro membro maggiorenne della famiglia risultante, ovviamente, nell'Isee.

Aziende

Per accedere agli incentivi, destinati a sostenere in parte l'acquisto di mezzi aziendali, le microaziende dovranno avere sede in una Fua. Il contributo, utilizzabile due volte, è riconosciuto per la rottamazione di un veicolo commerciale elettrico delle stessa categoria N1 o N2 con classe fino a Euro 5. Il titolare dell'impresa deve essere l'intestatario dell'auto da demolire al momento della richiesta di accesso agli incentivi.

Come detto, l'importo del bonus copre al massimo fino al 30% del costo di un veicolo con un tetto di 20mila euro.

Resta ora solo da attendere il completamento della piattaforma di prenotazione da parte della Sogei.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica