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Il governo studia il taglio Irpef: ecco tutti i calcoli e chi ci guadagna

L’intervento riguarda la proroga del taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024 e i primi due scaglioni quello fino a 15mila euro e quello tra i 15 e i 28mila euro

Il governo studia il taglio Irpef: ecco tutti i calcoli e chi ci guadagna
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Accorpare i primi due scaglioni Irpef al 23%. La priorità del governo riguarda le fasce fino a 15mila euro con aliquota al 23% e quello tra i 15 e i 28mila con aliquote fino al 25%. Inoltre, il governo ha preso in considerazione la proroga del taglio del cuneo fiscale per l'intero anno 2024. Il viceministro all’economia Maurizio Leo ha spiegato come potrebbe funzionare la misura.

La preoccupazione

Persiste una preoccupazione importante legata al bilancio pubblico, con un deficit di 14 miliardi di euro. Il viceministro all'economia e finanze, Maurizio Leo, ha sottolineato che se il cuneo fiscale verrà ridotto mantenendo il meccanismo delle quattro aliquote, una parte di tale beneficio potrebbe essere annullata dalle tasse. Leo ha dichiarato: “L'obiettivo è di unificare le prime due aliquote Irpef al 23%, ma dobbiamo essere cauti sui numeri e vedere se ci saranno risorse disponibili”. Inoltre, si guarda alla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef) anche per il taglio delle tredicesime, che era stato annunciato come parte della riforma fiscale. Alcuni suggeriscono di anticiparlo nella legge di bilancio, ma Leo ha affermato che nel 2023 potrebbe essere difficile reperire le risorse necessarie. La delega permette di attuarlo nel 2024, quindi si valuterà se applicarlo il prossimo anno.

La provenienza delle risorse

Le risorse non verranno principalmente dalla riforma delle spese fiscali, poiché Leo ha dichiarato che con un intervento mirato si potrebbe risparmiare al massimo 1 miliardo di euro. Il viceministro ha anche sottolineato che, nonostante gli sforzi contro l'evasione, il governo non prevede condoni fiscali e vuole che tutti paghino le imposte dovute. Tuttavia, si stanno incentivando i contribuenti ad accettare proposte dell'amministrazione per dichiarare il proprio reddito. Inoltre, si sta lavorando su un accordo preventivo biennale e intese fiscali per le imprese medie e grandi attraverso la cooperative compliance. Commissioni di esperti stanno elaborando proposte di decreti delegati per l'attuazione della riforma fiscale, valutando i costi e i benefici di ciascuna norma. L'obiettivo è implementare queste riforme a partire dal 2024.

Le misure

Si prevede che le prime misure riguarderanno i cambiamenti normativi a "costo zero", come la riforma dei procedimenti di accertamento e sanzionatori, nonché il concordato preventivo. Per le piccole imprese, si sta considerando l'estensione del concordato e l'uso delle pagelle fiscali per incentivare la dichiarazione corretta dei redditi.

La riscossione fiscale

Inoltre, l’esecutivo sta lavorando su una riforma della riscossione fiscale, con

l'obiettivo di superare il concetto tradizionale delle cartelle esattoriali e migliorare l'interoperabilità dei dati fiscali. Il progetto è anche quello di definire misure per la rapida cancellazione dei crediti non riscuotibili.

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