Platea allargata, procedure e rinnovo automatico: come cambia il bonus asilo nido

Stando a quanto anticipato dall'Inps, non sarà più necessario presentare ogni anno una nuova domanda

Platea allargata, procedure e rinnovo automatico: come cambia il bonus asilo nido
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Con la pubblicazione della circolare 123 del 5 settembre 2025 l'Inps ha anticipato importanti novità in arrivo per quanto concerne il tanto atteso bonus asilo nido: tra le più rilevanti vi è senza dubbio l'ampliamento della pletea delle strutture educative incluse nell'agevolazione e la semplificazione delle procedure, a partire dal fatto che non sarà più necessario ripresentare ogni anno la domanda ex novo.

Platea più ampia

Come anticipato, una delle novità più importanti è l'allargamento della platea dei beneficiari. Il bonus si potrà utilizzare non più solo per i tradizionali asili nido pubblici o privati, ma anche per un'altra serie di servizi educativi per l'infanzia, come

  • i micronidi, che accolgono un numero ridotti di bimbi di età compresa tra 3 e 36 mesi;
  • le sezioni primavera, strutture dedicate all'accompagnamento dei bambini dai 24 ai 36 mesi verso la scuola d'infanzia;
  • gli spazi gioco, in genere limitati a 5 ore al giorno senza servizio mensa, per bimbi dai 12 ai 36 mesi;
  • le attività educative domiciliari, soluzioni dedicate a un numero ridotto di bambini tra i 3 e i 36 mesi.

Non risultano invece inclusi i centri per bambini e famiglie in cui è prevista la presenza di un accompagnatore adulto, né i servizi di tipo ricreativo come i pre-scuola e i post-scuola: sarà comunque l'Inps a valutare eventualmente l'idoneità dei centri.

Procedure più semplici

Altro punto di forza del nuovo bonus asilo 2026 è di certo la semplificazione burocratica: sarà infatti sufficiente per i genitori del bambino dover fare la trafila della presentazione della domanda, con annessa tutta la documentazione necessaria, una sola volta. Da quel momento in poi l'accesso al bonus verrà rinnovato fino al mese di agosto dell'anno in cui il bambino compirà 3 anni: l'unico impegno richiesto ai familiari è quello di accedere al sito dell'Inps e, nella sezione dedicata, prenotare le risorse per il nuovo anno.

Per poter beneficiare del contributo, fino a un massimo di 11 mensilità, è necessario allegare almeno una ricevuta che dimostri il pagamento della retta. Nel caso in cui si tratti di un asilo pubblico, per i genitori è tutto più semplice, visto che è sufficiente presentare l'attestazione di iscrizione o l'inserimento in graduatoria. Qualora si necessiti di sostegno domiciliare, per accedere al bonus è obbligatorio presentare la certificazione pediatrica che attesti l’impossibilità di frequentare l'asilo per grave patologia cronica.

Le cifre

Il contributo viene erogato sul conto indicato dal richiedente ogni mese e per un massimo di 11 mensilità. Gli importi, che variano a seconda dell'Isee, sono i seguenti:

In caso di figli nati prima del 2024:

  • Isee inferiore ai 25mila euro: fino a 3mila euro l'anno;
  • Isee tra 25mila e 40mila euro: fino a 2.500 euro; l'anno
  • Isee oltre 40mila euro: fino a 1.500 euro l'anno.

In caso di figli nati dal 2024 in poi:

  • Isee inferiore ai 40mila euro: fino a un massimo di 3.600 euro l'anno;
  • Isee superiore a 40mila euro: fino a 1.500 euro l'anno.
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