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Rc auto, arriva la polizza statica: ecco quali veicoli potranno utilizzarla

Per auto e moto storiche non ci sarà più la necessità di ricorrere a un'assicurazione tradizionale. Cambia tutto anche per i mezzi stagionali

Rc auto, arriva la polizza statica: ecco quali veicoli potranno utilizzarla
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Dopo la pubblicazione del decreto legislativo sulle assicurazioni approvato in via preliminare dal consiglio dei Ministri lo scorso giovedì 4 dicembre, cambia la disciplina dell'Rc per auto e moto storiche, così come le norme relative ai mezzi ad uso stagionale.

Per i proprietari di veicoli storici decade la necessità di dotarsi di una copertura assicurativa tradizionale, ma sarà sufficiente fruire di schemi assicurativi alternativi: una novità che, come dichiarato espressamente nel documento, "si è resa necessaria, in quanto i veicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico hanno un minore tasso di sinistrosità, essendo spesso esposti in spazi museali".

Ciò non significa che tali mezzi potranno da ora in poi restare sprovvisti di copertura assicurativa, dal momento che resta necessario garantire un congruo indennizzo ai soggetti che dovessero subire delle lesioni, secondo quanto previsto dal considerando 14 della Direttiva Ue 2021/2118.

Entrando più nel dettaglio, il decreto approvato dal consiglio dei Ministri prende in esame l'obbligo assicurativo non solo per quanto concerne auto e moto storiche, ma anche veicoli non idonei all'utilizzo, mezzi stagionali o usati per competizioni sportive e banche dati sugli attestati di rischio.

I veicoli storici, che ad oggi in in Italia sono circa 310mila (219.456 auto e 90.443 moto) non richiederanno più la stipulazione di una tradizionale Rc auto annuale, ma di uno schema assicurativo alternativo "in cui venga in rilievo il cosiddetto rischio statico". Una soluzione che includerà anche i mezzi non idonei all'utilizzo, precisa ancora il provvedimento, che in sostanza smonta quanto era stato stabilito tramite il decreto legislativo n.184/2023, con cui veniva esteso l'obbligo di Rc auto anche a quelli sempre fermi o parcheggiati in aree private (come cortili o garage) e non solo durante la circolazione su strade pubbliche.

Non dovranno più essere assicurati i veicoli in stato di rottame oppure quelli sprovvisti di parti essenziali per il corretto funzionamento (come ad esempio il motore): tale deroga decade qualora le parti mancanti o danneggiate siano facilmente sostituibili o riparabili, come in caso di guasto al motore, o mancanza di ruote o batteria. In tutti questi casi l'Rc auto è d'obbligo.

Cambiano le norme per i mezzi stagionali, ad esempio i motoscafi usati durante l'estate, per i quali sarà possibile ricorrere a polizze assicurative di durata inferiore a 12 mesi. I veicoli ad uso sportivo potranno anch'essi fare a meno dell'Rc auto, e per i proprietari sarà sufficiente stipulare una generica polizza assicurativa per responsabilità civile.

Il decreto interviene infine con l'obiettivo di riassegnare all'IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) il compito di "vigilare sulla corretta alimentazione e

gestione della banca dati elettronica contenente le informazioni sull'attestazione del rischio, con la facoltà di determinare le indicazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal modello europeo".

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