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Caro mutui, le 5 mosse per salvarsi dalla tempesta dei tassi

Il memorandum dell’Abi consiglia di allungare la durata del finanziamento. È importante rivolgersi subito alla propria banca di fiducia

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Il caro-mutui ha creato non pochi problemi alle famiglie italiane e così l’Abi, l'Associazione Bancaria Italiana, ha stilato un memorandum dedicato a chi si trova in difficoltà con i pagamenti. Ecco cinque consigli pratici per gestire l’aumento dei tassi d’interesse sui mutui.

Rivolgersi alla propria banca

Il rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea ha contribuito a mettere in seria difficoltà le famiglie italiane. Il proprio istituto di credito può aiutare nella valutazione delle possibili soluzioni per cercare di affrontare le conseguenze dell’aumento dei tassi di interesse. La banca potrà contribuire nel fornire tutte le informazioni utili e nella previsione dei possibili scenari futuri. L’istituto di credito di fiducia è fondamentale anche per la definizione di un piano strategico per aiutare il mutuatario.

La richiesta di surroga

Abi all’interno del memorandum consiglia di richiedere una surroga, si tratta della possibilità di trasferire il mutuo ipotecario, senza dover affrontare costi e spese, in un’altra banca. Questo comporterà una modifica delle condizioni contrattuali con l’obiettivo di ottenere tassi migliori e quindi una rata più bassa grazie alla portabilità.

Modifiche alla durata del prestito

Un altro consiglio riguarda l’eventuale modifica della durata del presto. Questa possibilità consente al titolare del mutuo di contrastare le difficoltà economiche nei pagamenti. Il mutuatario può chiedere al proprio istituto di credito di allungare il mutuo così da ridurre la rata da pagare.

Ricorrere al Fondo di solidarietà

Il Fondo solidarietà è un’altra possibile soluzione che consente di sospendere il pagamento della rata del mutuo sulla casa stipulato per comprare l’abitazione principale. Lo stop al pagamento può durare fino a 18 mesi e prevede l’allungamento del piano di ammortamento per tutto il periodo di pausa. Questa possibilità è valida nel caso in cui si verifichino alcuni eventi come la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario dello svolgimento della propria professione, quindi la cassa integrazione, oppure la riduzione del fatturato per i lavoratori autonomi.

Passaggio al tasso fisso

Un ultimo consiglio riguarda la possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso. Grazie alla legge di bilancio 2023 i cittadini possono effettuare la richiesta di passaggio e le banche sono tenute ad acconsentire alla trasformazione. Il mutuatario non dev’essere in ritardo nei rimborsi e il suo Isee non deve superare i 35mila euro.

Questa opzione riguarda i mutui di importo fino a 200mila euro.

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