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Tredicesima 2025: ecco quando arriva e a chi spetta

Si avvicina dicembre e, con esso, l'erogazione delle tredicesime: ecco i destinatari, chi non ha diritto e quali sono i calcoli da fare rispetto allo stipendio

Tredicesima 2025: ecco quando arriva e a chi spetta
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Dicembre è alle porte: tutti i lavoratori e gli "ex", quindi dipendenti e pensionati, iniziano giustamente a pensare alla tredicesima mensilità che, come da contratto, spetta a milioni di italiani.

Quali sono le date

A essere pagati per primi saranno proprio i pensionati che riceveranno la tredicesima contestualmente all'assegno di dicembre, in pratica all'inizio dell'ultimo mese dell'anno. Per quanto riguarda, invece, i dipendenti pubblici il bonifico è previsto intorno alla metà del mese, sempre lo stesso giorno in cui riceveranno lo stipendio. Discorso diverso per i dipendenti privati che dovrebbero riceverla nei giorni compresi tra il 15 e 20 dicembre. Visto che l'ultimo giorno utile (il 20) quest'anno verrà di sabato, è possibile che si ritroveranno l'accredito soltanto lunedì 22 ma, in ogni caso, prima del giorno di Natale come previsto dal contratto nazionale collettivo.

Chi non ha diritto alla tredicesima

Le categorie di lavoratori che, invece, saranno esclusi dalla mensilità aggiuntiva sono gli autonomi e liberi professionisti (se non avranno accordi diversi o contratti particolari), gli occasionali, le partite Iva e chi percepisce alcune forme di sostegno al reddito ma che non si possono paragonare alla pensione.

Quali sono i calcoli

Il valore della tredicesima è calcolata facendo la moltiplicazione tra la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati e dividendo il risultato per 12: per essere considerato intero, in un mese devono essere lavorati almeno 15 giorni. A quel punto, il risultato sarà la cifra messa in busta paga che, però, è sempre soggetta sia ai contributi previdenziali che all'Irpef.

A chi si chiede come mai la tredicesima risulta più bassa dello stipendio normale, rispondiamo che viene tassata in maniera differente: ad esempio c'è un conguaglio fiscale complessivo dell'anno ma se si sono pagate meno tasse del previsto, in questo caso ci saranno più ritenute abbassando sia stipendio che tredicesima. Inoltre, la mancanza di voci accessorie rispetto al normale stipendio (alcune indennità) possono essere in questo caso detratte e, dunque, risultare inferiore.

Niente paura, invece, quando durante l'anno si fa

assenza dal lavoro per malattia, maternità, infortuni e congedi parentali o matrimoniali: in tutti questi casi, la tredicesima mensilità continuerà a maturare. Sono sempre e comunque escluse, invece, le assenze ingiustificate.

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