Il Cittadino dica «qualcosa di cattolico»

Le notizie del mondo ecclesiastico genovese, nel grande rattristato silenzio dei fedeli a Cristo, continuano a tenere banco nella grancassa mediatica genovese.
Il Cardinale ha affidato la sua valigia alle suore, per ventilate promozioni romane, mentre sproloquiano esibendo visibilità strumentali i l residuale clero al servizio dei potenti della città. Se le pecore seguono questi pastori, i lupi e le volpi delle logge e degli anfratti possono stare allegri. Don Gallo si lancia a indicare Fernanda Contri cui non rende un gran servigio presentandola tra l’altro come membro della Corte dei conti confusa con la Corte costituzionale. Ma tale confusione non gli impedisce di esporsi in pubblico per il referendum prossimo, non senza aver scambiato Caino per Abele per insediarlo con onore in Parlamento, invece che in silenziosa e dolorosa espiazione. Per uscire dall’inferno. Perdurando queste vistose assurdità pastorali all’ombra della cattedra di San Siro, ho smesso di attendere che il direttore del Cittadino, don Silvio Grilli,facesse ai suoi lettori e a me, la giustizia e la carità di dire qualche parola chiara sulle «diverse interpretazioni pastorali» senza cadere nel relativismo tanto temuto da chi ancora cerca di salvare qualche anima, oltre alla propria, dall’inferno e dal Purgatorio seguendo e insegnando la retta dottrina e la morale mosaica e cristiana. I mezzi ordinari necessari alla salvezza sono definiti da sempre e in questa Regione il referente curiale vicepresidente Costa sta provvedendo a togliere i buoni scuola, mentre per risanare buchi colpevoli di bilancio penserà a finanziare le coppie di Sodomia e predisporre l’Ici per gli Isituti religiosi attraverso il Comune del suo colore. Ma nulla c’è dato sapere, eccetto le consuete cerimonie, le sortite di don Gallo, le firme nuove e le promozioni correntizie di don Balletto e le valigie preparate dalle suore per il cardinale? In chiesa e sul settimanale cattolico è sempre festa e tutto è perdonato, se si eccettua la preoccupazione per i finanziamenti privati e statali.


A che vale tutto il mondo se poi si perde l’anima, privata della verità e grazia di Cristo nel dialogo con false religioni e culture e nel gioco simoniaco e padronale dei ministeri? Noi laici cristiani dobbiamo ancora chiedere asilo a questo giornale per l’estremo lamento nella città di cui Maria è regina non sconfessata esplicitamente, prima del fuoco dal cielo.

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