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Le city car Volkswagen e i progetti Tata tengono banco al Motorshow

«Anche la Cgil dovrebbe accettare questa sfida»

nostro inviato a Bologna

Assente Sergio Marchionne, rimasto a Torino, è toccato a Ferdinand Piech il ruolo di «star» al Motor Show di Bologna. L’ex numero uno di Volkswagen e attuale capo del consiglio di sorveglianza del gruppo ha presenziato al lancio di una nuova famiglia di city-car tedesche. In casa torinese, invece, sono stati i responsabili dei singoli brand a fare il punto: Lorenzo Sistino per Fiat («nel 2008 ci poniamo l’obiettivo di una quota in Italia al 25% e contiamo di farlo con o senza bonus»), Olivier Francois per Lancia («il prossimo anno puntiamo a un balzo del 20%, contando molto su Delta») e Antonio Baravalle per Alfa Romeo («aspettiamo la Junior, di cui vedremo però il reale impatto nel 2009»). Amedeo Felisa (Ferrari) ha invece confermato che il 2007 sarà da record «con oltre 6mila consegne». Per il resto non sono mancate nuove voci sui rapporti Fiat-Mercedes (le parti tratterebbero con non poche difficoltà su un’ipotesi di collaborazione per l’utilizzo, da parte italiana, di piattaforme e tecnologie «top» per Alfa) e i piani di Torino con Tata. Gli indiani, a un passo dalla conquista di Jaguar e Land Rover, con l’apertura quindi di possibili sinergie tra Fiat e i marchi inglesi, si preparano a lanciare la loro «low cost» da 2.500-3.000 dollari al Salone di New Delhi, in gennaio. In proposito, all’offerta Fiat di motorizzare la vetturetta, gli asiatici hanno preferito una soluzione interna.

Sempre all’inizio del 2008 partirà invece la produzione congiunta di motori e cambi in India, mentre la nuova Indica (lancio a Ginevra in marzo) avrà motori Fiat. Infine, a Torino ci sarebbe un ripensamento sull’opportunità di condividere con Tata la produzione di un pick-up, da realizzare in America Latina.

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