Addio a «Cize», amatissima diva scalza di Capo Verde, lisola che proprio lei ha contribuito a rendere famosa in occidente con la sua voce melodiosa che in Francia la fece accostare al mito di Billie Holiday. Cesaria Evora si è spenta ieri, proprio lì, nella Praia dove i fan andavano in pellegrinaggio e sovente la vedevano accoccolata sul suo dondolo nel patio della casa di famiglia. Nellisola natale aveva fatto ritorno tre mesi fa a causa della malattia che a 70 anni non le permetteva più di calcare i palcoscenici internazionali.
Una vita artistica, la sua, cominciata relativamente tardi: a 47 anni, quando nei bar di Capo Verde era già celebre per le sue morne, ballate di malinconia e desiderio accompagnate dai musicisti locali. Fu un giovane francese originario dellisola, Josè da Silva, ad aprirle la strada per lEuropa, dove il successo arriverà tre anni più tardi con lalbum Mar Azul, una mescolanza di morne acustiche e coladeras elettriche che, trasmesse a ripetizione dalle radio francesi, le garantirono i primi grandi spettacoli live. Lalbum Miss Perfumado, ma soprattutto Sodade, le plus belle mornas de Cesaria Evora furono i dischi che consacrarono nellolimpo internazionale questa signora dal fascino triste e dal timbro inconfondibile che spesso sul palco cantava seduta su una seggiola come una diva in un vecchio club. Sodade, in portoghese capoverdiano vuol dire nostalgia, ma con unaccezione più crepuscolare rispetto alla saudade brasiliana. E questaura, come il suo amore per il cognac e per il tabacco, diventerà presto parte della sua leggenda.
Adorata soprattutto a Parigi, «Cize» ebbe la benedizione anche di un mostro sacro della musica sudamericana, il brasiliano Caetano Veloso, sul palco con lei in un concerto a San Paolo iniziando così unamicizia artistica sfociata nel celebre duetto per il disco Red Hot&Rio.
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